Alleati con Greco, “scelta comitati di quartiere non rispetta i criteri dati dal sindaco”

 
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Gela. L’aveva già anticipato ieri il sindaco e la conferma arriva dai suoi alleati. La scelta dei comitati di quartiere, che su proposta dell’avvocato Greco hanno designato Salvatore Terlati come loro rappresentante in giunta, è più che legittima ma non risponde ai parametri che erano stati posti. Questa mattina, come abbiamo anticipato, Greco ha incontrato il gruppo che lo sostiene (assessori e consiglieri). Emerge una linea comune. “Non abbiamo nulla contro i comitati di quartiere ma riteniamo che la proposta formulata dal sindaco sia stata chiara. La nostra linea è comune. Purtroppo, la risposta fornita dai comitati non ha rispettato le indicazioni contenute nella stessa, ovvero consegnare una rosa di tre nominativi e l’unanimità di tutti i comitati di quartiere”, fanno sapere i pro-Greco. Sono le stesse conclusioni alle quali è giunto il primo cittadino. Terlati ha ottenuto il sì di gran parte dei comitati, ad eccezione di tre (che non hanno voluto accogliere un invito politico). Per Greco e per i suoi, non è possibile dare seguito ad un’investitura unica e senza unanimità.

Terlati aveva già avuto sentore che potessero arrivare risposte non favorevoli dal municipio. Ha spiegato di essersi messo a disposizione per dare un contributo concreto, sempre nell’interesse della città. In ogni caso, i pro-Greco non vogliono tagliare i ponti con comitati e associazioni e anzi pensano ad ampliare i confini. “Auspichiamo, infine, che il confronto avviato dal sindaco rimanga costante e che sia rivolto anche al mondo dell’associazionismo, agli ordini professionali e a personalità dell’ambito socio-politico e culturale”. Senza un ingresso dei comitati di quartiere, la giunta forse verrà completata usando un parametro differente. L’ex assessore Paolo Marchisciana (che si è dimesso) era stato indicato come tecnico destinato all’urbanistica, settore tra i più delicati e oggettivamente in difficoltà. Il sindaco potrebbe riaprire ancora una volta alla politica oppure affidarsi a personalità che vogliano dare un contributo nella fase più complessa in assoluto, almeno negli ultimi anni. Difficile invece che i comitati di quartiere possano ritrattare la loro scelta.

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