Ammortizzatori sociali a rischio, gli operai dell’indotto fermano il consiglio: “È una città a cinquestalle!”

 
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Gela. Question time fermato dalla protesta dei lavoratori dell’indotto Eni.

La rabbia è scattata davanti ai tanti dubbi sulla copertura degli ammortizzatori sociali straordinari previsti dal protocollo dello scorso novembre. La regione, anche al tavolo ministeriale di ieri al ministero dello sviluppo economico, ha escluso un nuovo caso Termini Imerese, con le somme per gli ammortizzatori versate dalle casse palermitane in favore deglinoperai Fiat. Le contestazioni degli operai si sono dirette all’amministrazione comunale, anche se sindaco e vice sono assenti a causa di una serie di riunioni, e al gruppo del Pd con l’intervento del capogruppo Giuseppe Ventura. In aula, ci sono anche i lavoratori del servizio di trasporto per i disabili e quelli della Rsa Caposoprano. “La città sta morendo – hanno urlato gli operai in aula – dovete capirlo!”. Il presidente Alessandra Ascia ha confermato una seduta monotematico per venerdì alle 19. “E’ una città a cinquestalle – contestano i lavoratori – l’amministrazione deve venire in aula”.

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