“Anche Comune moroso”, Caltaqua vuole 410 mila euro: “Forniture non pagate”

 
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Greco insieme ad assessori ed esponenti di maggioranza

Gela. Lunedì sera, la maggioranza del sindaco Lucio Greco non è riuscita a mettere insieme i numeri necessari per approvare il documento finale, che avrebbe dovuto sostenere l’azione dell’avvocato rispetto al futuro del servizio idrico. Greco non ha fatto mistero di puntare allo scioglimento anticipato del contratto con Caltaqua (per inadempimento), anche se il presidente Ati Massimiliano Conti è stato molto più cauto. I manager dell’azienda italo-spagnola, per tutta risposta, già ad inizio luglio avevano fatto recapitare a Palazzo di Città un decreto ingiuntivo da oltre 410 mila euro. Chiedono che vengano pagati canoni non versati per le forniture idriche agli edifici comunali. Secondo l’azienda, il municipio non avrebbe adempiuto, pur ricevendo le forniture. Ora, ha fatto pervenire una “bolletta” molto salata. La giunta, però, ha dato mandato di opporsi al decreto ingiuntivo. Dalle verifiche interne condotte dai funzionari dell’ente, non risulterebbero scoperture nei pagamenti.

A questo punto, verrà nominato un legale, che rappresenterà le ragioni dell’ente in giudizio. Caltaqua, pur davanti a disservizi che lasciano gli utenti senza forniture anche per settimane, continua a pretendere importi “d’oro” e non fa sconti neanche al Comune.

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