Antiracket, incontro ministeriale: “Abbiamo chiesto di supportare ancora più vittime”

 
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I componenti dello staff

Gela. A due mesi dall’avvio delle attività, il presidente della Fai Antiracket, associazione “Gaetano Giordano”, Renzo Caponetti ha incontrato a Roma, presso il Ministero dell’Interno, alcuni dei responsabili del Progetto Pon Legalità Fesr Fse 2014-2020 “Sostegno Attivo”, che l’associazione gelese conduce proprio con il finanziamento del Ministero dell’Interno grazie al Fondo Sociale dell’Unione Europea. Un incontro con il gruppo di lavoro del Pon Legalità per fare il punto sulle attività progettuali condotte in città e nel territorio in questi primi mesi.

“C’è tanto consenso rispetto al lavoro che conduce la nostra associazione – dice il presidente della Fai Antiracket – e altrettanta attenzione da parte della gente in merito alla proposta progettuale, che ci consente di fornire sostegno immediato e gratuito agli operatori economici vittime di usura e racket attraverso la consulenza aziendale, legale e psicologica. In genere ogni realtà può prendere in carico tra 50 e 70 soggetti, ma noi abbiamo chiesto di poter arrivare a 90 prese in carico proprio in virtù del grande lavoro svolto in questi anni nella battaglia per la legalità. Oggi, la nostra associazione conta infatti 200 associati e sono centinaia le operazioni di polizia scaturite da chi ha denunciato il sistema mafioso del racket e dell’usura. Una missione precisa, per la quale intendiamo continuare ad agire con l’impegno e la costanza di sempre, in dialogo con le istituzioni, perché si affermi sempre più la cultura della legalità e della giustizia sociale”.

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