Attività commerciali rapinate, imputati parlano dal gup: ricostruiti quattro colpi in città

 
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Gela. Come chiesto dai loro difensori, sono stati sentiti davanti al gup Lirio Conti. Giovanni Alario e il collaboratore di giustizia Roberto Di Stefano avrebbero però fornito versioni del tutto differenti rispetto alle accuse che vengono mosse dai pm della procura. Alario, difeso dall’avvocato Francesco Enia, ha negato di aver spalleggiato l’altro imputato Saverio Di Stefano in almeno due rapine ricostruite dagli investigatori. Ha anche escluso di aver avuto armi a disposizione. Roberto Di Stefano, assistito dal legale Vania Giamporcaro, ha invece ribadito la sua versione dei fatti, sostenendo che per mettere a segno i colpi sarebbero state usate delle armi. Gli inquirenti hanno fatto luce su due rapine ad altrettante tabaccherie in città e su quelle al supermercato Fortè di Albani Roccella e ad una stazione di servizio a Caposoprano. A tutte le azioni, almeno in base alle accuse, avrebbe partecipato Saverio Di Stefano, difeso dall’avvocato Cristina Alfieri.

Roberto Di Stefano, invece, risponde del presunto cavallo di ritorno imposto dopo il furto di uno scooter, trovato in possesso di un quarto imputato, Mario Cammalleri. I titolari di due attività commerciali prese di mira sono parti civili con l’avvocato Carmelo Tuccio. In aula, dopo la scelta del rito abbreviato, si tornerà a settembre.

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