Auto a prezzi stracciati per il clan, condannato e si costituisce in carcere

 
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Gela. La condanna ad un anno di reclusione è diventata definitiva e il quarantaquattrenne Giuseppe Novembrini ha deciso di costituirsi nel carcere milanese di Opera.

Il prezzo imposto ai titolari della concessionaria. Da tempo, si era trasferito fuori dall’Italia per cambiare vita e lavorare. La condanna è arrivata dopo l’indagine condotta a suo carico. Era accusato di aver acquistato un’automobile, imponendo ai titolari della concessionaria un prezzo di vendita molto basso. Insomma, una sorta di sconto ottenuto facendo leva sulla sua appartenza al gruppo locale della stidda. A subire l’imposizione, furono i titolari della concessionaria Lucauto. A processo, nei tre gradi di giudizio, le accuse hanno retto nonostante il legale di fiducia dell’imputato, l’avvocato Maurizio Scicolone, abbia sempre escluso che quell’acquisto fosse stato il risultato di un’estorsione ai danni del gruppo imprenditoriale titolare del punto vendita. Dopo il verdetto finale, Novembrini si è costituito in carcere.

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