Bellezza tossica

 
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Eccoli, sul lungomare. La principessa e il suo principe, il castello incantato, le fate del bosco. La bellezza. L’amore, principessa. Quello che costa qualche euro, quello che serve per comprare una bomboletta spray, squarciando, rovinando, mordicchiando e saltellando sull’incanto, sul rispetto. Il tuo? No, principessa, il nostro. Che, guarda caso, dovrebbe coincidere anche con il tuo, con quello di tutti.

Perché – vedete – il vero punto non è il momento in cui qualcuno ci disarma dalla bellezza, diffondendo orrore. È il momento esattamente prima, quello nel quale – qualcuno – crede di poterlo fare e sta pensando di farlo, magari facendo spallucce al pensiero che questo disturberà la collettività. È il concetto di bellezza che entra in crisi, è l’irrinunciabile e sempre eterno concetto di collettività sul quale si saltella come cavallette o, peggio, sul quale si svolazza come mosche in una discarica.

È colpa tua principessa? È colpa del principe che, su un cavallo bianco imbrattato, ha desiderato dichiararti amore? No, bimba. Sarà stata colpa del wi-fi con la linea assente, perché lui – di certo – ci ha provato ad inviarti un messaggino su Whatsapp, ma la linea era assente e, povero principe, non ha potuto far altro che sporcare, dissacrare, sbeffeggiare, nell’unico modo che, evidentemente, conosce. Ignorando di far parte di una collettività che, anch’essa, a volte, sconosce le regole minime dello stare al mondo, quando – per esempio – non può proprio fare a meno di gettare dal finestrino dell’auto quell’impercettibile pezzetto di carta…in mezzo agli altri, magari, neanche si noterà. Che vuoi che sia!

Tu, però, principessa spegni le candeline. Lo so, non è colpa tua. Hai solo fatto il compleanno. E, credo, siano addirittura 18! Pensa che bello quando prenderai la patente e il tuo innamorato ti graffierà l’auto con un cuore gigante. Pensa che romantico, principessa! Gela, mia amata e adorata terra d’amuri e manu tisi, saccheggiata di bellezza e incanto, lascia stare, stenditi su quella superficie imbrattata e saltella sulle nostre malefatte. Guarda il mare. Lo guardo con te e non ti sporco. Dimentica principi e principesse, padroni e ladri, usurpatori di bellezza e portatori sani di bassezze. Dimentica e saltella. Oltrepassa. Resisti.

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