Bonifiche, Siciliano contro grillini: “Ragioni stop tavolo tecnico le chiedano al loro ministro”

 
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Gela. I grillini dovrebbero chiedere al loro ministro le ragioni dell’affossamento del tavolo tecnico permanente per le bonifiche del Sin locale. L’ex vicesindaco Simone Siciliano non condivide le richieste per la costituzione di una commissione speciale che indaghi sulle cause dei ritardi nei procedimenti di bonifica. Un punto sostenuto dai grillini all’Ars, come ha spiegato a questa testata il deputato regionale Nuccio Di Paola. L’ex assessore della giunta Messinese ne approfitta per lanciare dure critiche verso il partito che lo ha portato quattro anni fa in municipio. “Puntuale come un orologio svizzero, alle prime avvisaglie di nuove campagne elettorali, i soggetti politici deputati a tutelare il nostro territorio si ricordano di essere stati votati a Gela – dice – uscendo dal cilindro la questione delle bonifiche ambientali, spostando l’attenzione su presunte commissioni speciali e sottocommisioni, che poco potrebbero aggiungere se non creare più confusione a procedure che vedono coinvolti diversi enti, che a fatica riescono ad essere coordinati con l’obiettivo di arrivare all’emissione in tempi rapidi dei decreti autorizzativi per imporre ad Eni un’accelerazione sull’attuazione dei progetti di bonifica. Di certo sarebbe stato più semplice, oltre che utile, in qualità di forza di governo, riferirsi al proprio ministro per la tutela ambientale, chiedendogli come mai le attività del Tavolo tecnico permanente per le bonifiche del sito Sin si siano fermate dall’insediamento del governo giallo-verde”.

Siciliano attacca a testa bassa, dopo che all’Ars, anche a firma Movimento cinque stelle,.sono stati presentati due ordini del giorno per l’istituzione di una commissione speciale sulle bonifiche ferme. “Il tavolo fu istituito nell’oramai lontano ottobre 2015, presso il Ministero dell’ambiente, a seguito di una relazione che metteva in risalto le inadempienze derivanti da una certa inerzia burocratica nell’emissione dei decreti autorizzativi da parte del sistema Stato-Regione – dice ancora – il tavolo prevedeva una convocazione sistematica attraverso l’istituto della conferenza di servizi istruttoria, oltre che dei tavoli tecnici periodici, che coinvolgessero contemporaneamente tutti gli enti preposti al rilascio delle autorizzazioni. I risultati furono eccezionali, basti pensare che solo nel 2016 furono avviate la bonifica della vasca A32, una delle attività più imponenti di bonifica mai registrate a Gela, oltre che l’accelerazione ed intensificazione delle attività di bonifica della falda acquifera, che hanno portato ad una riduzione del surnatante da nove metri a poco meno di due metri, consentendo l’avvio delle attività di bonifica dei suoli in tutta l’area della raffineria, oggi ancora in corso. C’e ancora tanto da fare e non sarà certo una sottocomissione di provincia a mettere la parola fine alle attività di bonifica del territorio”. Allo stesso tempo si rivolge al sindaco Lucio Greco. “Credo sia giunto il momento di riconvocare il Tavolo tecnico ministeriale e questo può farlo il sindaco, così da verificare lo stato delle oltre venti autorizzazioni che la Regione deve rilasciare per avviare altrettanti cantieri di bonifica”. Con la crisi politica in atto a Roma non sarà semplice avere risposte immediate, anzi.
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1 commento

  1. Cosa va cercando il Signor Siciliano, ormai è fuori dalla politica ,non è stato voluto dalla Città di Gela. non rappresenta più nessuno e allora tolga l’ncomodo anche daai suoi interventi che non suscitano interesse per nessuno

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