Cade l’accusa di associazione mafiosa, Rolla lascia il carcere: i giudici gli concedono i domiciliari

 
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Gela. Lascia il carcere e viene ammesso agli arresti domiciliari.

Cade l’accusa di associazione mafiosa. Per il trentenne Manuele Rolla, infatti, cade l’accusa di associazione mafiosa. E’ tra gli indagati nell’inchiesta “Redivivi” che, secondo gli inquirenti, ha permesso d’individuare una vera organizzazione mafiosa con a capo la famiglia Trubia. I giudici del riesame di Caltanissetta, però, hanno accolto le osservazioni mosse dai difensori di Rolla, gli avvocati Grazio Ferrara e Valentina Lo Porto. Rimane in piedi solo la contestazione legata allo spaccio di droga. Davanti ai giudici nisseni, i legali hanno escluso qualsiasi legame tra il trentenne e i presunti capi del gruppo. Gli unici rapporti li avrebbe intrattenuti con un cugino, finito a sua volta al centro del blitz. Si sarebbe trattato, però, solo di legami familiari. I difensori, inoltre, hanno negato il coinvolgimento dell’indagato nel giro di spaccio, sottolineando come Rolla non abbia mai subito controlli da parte degli investigatori. Il suo nome sarebbe emerso solo da un’intercettazione.  

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