Scalata Gela Calcio, “soldi in cambio di appalti”: indagati Siciliano e i Mendola

 
0

Gela. Soldi in cambio di appalti. E’ questa l’accusa che i pm della procura muovono all’ex vicesindaco Simone Siciliano, all’allora consigliere comunale Antonio Torrenti e agli ex patron del Gela Calcio, gli imprenditori Angelo Mendola e Manuele Mendola. Le indagini, coordinate dai pm della procura ed eseguite dai carabinieri del reparto territoriale, ipotizzano il concorso in corruzione. L’allora vicesindaco e il consigliere Torrenti, entrato all’assise civica come crocettiano – secondo quanto scrive in una nota la procura – , avrebbero ricevuto circa 160 mila euro dai Mendola. Soldi poi destinati all’acquisto del 40 per cento delle quote della società calcistica Ssd “Città di Gela”.

In cambio, i Mendola, attraverso una delle loro aziende, avrebbero ottenuto la promessa di aggiudicarsi appalti pubblici, compresi quelli per la manutenzione dei pali dell’illuminazione pubblica. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio e si attende la fissazione dell’udienza preliminare.

I fratelli Mendola entrarono come soci nel Gela nel 2016. L’anno successivo, con l’uscita definitiva del compianto Angelo Tuccio dopo 11 anni alla presidenza del club, gli imprenditori gelesi acquisirono anche il restante 60 per cento delle quote azionarie del Città di Gela.

Il rapporto con l’amministrazione rimase turbolento, con continue minacce di dimissioni per presunte promesse mancate. Significativo un episodio che vide come protagonista l’ex vice sindaco Simone Siciliano e Manuele Mendola, che schiaffeggiò in un locale pubblico il politico rinfacciandogli proprio presunte promesse non mantenute.

La gestione del Gela fu tormentata per tutti gli anni della gestione dei fratelli Mendola, che nel 2018 decisero di non iscrivere la squadra in Serie D. Nel frattempo però intentarono una causa al Comune, chiedendo ben 2 milioni di euro di risarcimento per i danni economici diretti e indiretti provocati dalla chiusura dello stadio Vincenzo Presti che costrinse la squadra a giocare per oltre un anno in campi neutri, San Cataldo e Licata. Ancora oggi il campo è chiuso ed un’altra indagine è in corso. Ora questo risvolto giudiziario che lancia pesanti ombre che andranno chiarite in aula.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here