Cappelle e tombe, si rischiano compravendite? “Valuterà il consiglio”

 
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Gela. Cappelle cimiteriali e tombe tornano alla ribalta e, questa volta, c’è chi sospetta che qualcosa non sia girata per il verso giusto dopo l’approvazione in consiglio comunale del regolamento di polizia mortuaria.

L’integrazione al regolamento. Dal settore istruzione e ambiente, è appena giunta sui tavoli della commissione affari generali un’integrazione che, in sostanza, va a modificare l’articolo 71 dello stesso regolamento. Si apre, infatti, alla possibilità di cointestare, tra persone legate da rapporti di parentela fino al quarto grado, le tombe di famiglia e i monumentini anche dopo la loro costruzione, “purchè la volontà delle parti sia stata espressa prima o durante la realizzazione dei lavori”.

I dubbi della commissione. Un punto che non convince per nulla i componenti della commissione affari generali che non nascondono il timore di compravendite camuffate. “Parliamo – spiega il presidente Gaetano Trainito – di una materia veramente molto delicata. Nessuno ha dimenticato che in passato ci fu un interessamento della magistratura e una vera e propria inchiesta. Quest’integrazione ci pare eccessiva e, soprattutto, non in linea con lo spirito che ci ha condotti all’approvazione in consiglio comunale del regolamento di polizia morturia”. In sostanza, i componenti della commissione hanno scelto di non emettere alcun parere e rinviare tutto al consiglio comunale. “Decideremo in consiglio – dice ancora Trainito – anche se credo che il rischio di compravendite di cappelle o monumentini non sia così concreto”.

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