Cartelle esattoriali mai ricevute, il fisco chiede 140 mila euro ad una donna: il postino a processo

 
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Gela. Un debito contratto con il fisco per oltre 140 mila euro. L’operatore è finito a processo. Tutto, però, sarebbe stato causato dalla mancata consegna di una serie di cartelle esattoriali da parte di un operatore di Poste Italiane. A vedersi recapitare il pesante saldo è stata una donna che, adesso, si è costituita parte civile nel processo a carico proprio dell’operatore. Per diversi anni, Salvatore G. si è occupato di coprire il servizio di consegna della posta in uno dei quartieri della periferia. Davanti alle accuse mossegli dalla donna, confermò di aver depositato tutte le cartelle esattoriali all’interno della cassetta postale dell’abitazione dell’utente.

Le indagini smentiscono la versione resa dal postino.
In base alle indagini svolte dai magistrati della procura e al contenuto della denuncia sporta a carico del postino, però, l’abitazione della donna non avrebbe mai avuto una cassetta della posta installata all’esterno. Una linea ribadita in fase d’indagine anche dal legale della donna, l’avvocato Riccardo Balsamo. Così, l’operatore si trova a processo davanti al giudice Marica Marino per rispondere di falsità ideologica. In base alla ricostruzione d’accusa, quindi, quella cartelle non sarebbero mai state consegnate all’indirizzo indicato, non permettendo alla destinataria di pagare cartelle esattoriali che, con il trascorrere del tempo, hanno prodotto un debito che tocca quota 140 mila euro. Si tornerà in aula il prossimo 26 giugno.

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