Caso Eni, gli operai a Roma: tre di loro andranno dal Papa e la giunta rilancia su Prezioso K

 
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Gela. Due pullman, con a bordo operai dell’indotto e sindacalisti, arriveranno nelle prossime ore a Roma.

I pullman e l’udienza dal Papa. L’ennesima trasferta è stata organizzata in attesa di ottenere l’esito dell’incontro fissato al Ministero dello sviluppo economico, dove domani si valuterà lo stato di attuazione del protocollo d’investimenti Eni siglato nel novembre di due anni fa. Tre operai si recheranno, inoltre, all’udienza pubblica tenuta da Papa Francesco, di modo da ottenere un ulteriore sostegno alla vertenza avviata da settimane.

La piattaforma Prezioso K. Intanto, al tavolo di trattativa verrà rilanciato, almeno dall’amministrazione comunale, il tema piattaforma, ovvero il progetto Prezioso K inserito nel cronoprogramma fissato dai manager Eni. “L’azienda – spiega il vice sindaco Simone Siciliano – deve dare garanzie anche rispetto alla realizzazione dell’hub che consentirà di aprire nuove possibilità all’area locale. Senza infrastrutturazione, infatti, tutto diventa poco convincente. L’Eni deve fare in modo che i 2,2 miliardi di euro previsti nel cronoprogramma rimangano in città, a cominciare dalla realizzazione della piattaforma Prezioso K, evitando che tutto si sposti verso altri siti”.

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