Caso Tari, Siciliano non si dimette: “I consiglieri devono votare…Siragusa? Per una poltrona ha causato lo squilibrio finanziario”

 
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Gela. I numeri per far passare le nuove tariffe Tari sui rifiuti dovrebbero mancare in aula anche oggi, con la seduta notturna convocata d’urgenza dal presidente Alessandra Ascia, su richiesta

dell’amministrazione comunale.

“Premialità già da aprile”. In serata, prima di entrare in aula, si cercherà di ottenere consensi dai capigruppo, tutti convocati nella stanza del sindaco. Allo stato attuale, sembra difficile che le tariffe Tari, aumentate, possano ottenere il voto favorevole dell’assise civica. “I consiglieri hanno il dovere, anche verso i loro stessi elettori, di esprimere un voto, favorevole o contrario – dice il vicesindaco Simone Siciliano – non possono disinteressarsi della vicenda, non partecipando alla seduta. Devono dire alla città se sono favorevoli alle tariffe Tari, adeguate come per legge, oppure se sono contrari, con la conseguenza di un debito fuori bilancio. La giunta è pronta a fare tutte le opportune proposte. Già da aprile, partiranno i primi incentivi che consentiranno alle famiglie virtuose nella raccolta differenziata di risparmiare una media di venticinque euro. Ovviamente, continueremo ad essere inflessibili con chi non differenzia”.

Niente dimissioni. Lo stesso Siciliano, comunque, esclude di volersi fare da parte, lasciando la giunta. La provocazione politica è stata lanciata dal capogruppo del Polo Civico Guido Siragusa che ha invitato il sindaco Domenico Messinese ad avviare un confronto sulla Tari, a condizione di rinunciare all’assessore Siciliano, ritenuto responsabile dello squilibrio finanziario sul fronte rifiuti. “Come mai il consigliere Siragusa, che è sempre stato attento nello studio degli atti che la giunta porta in consiglio – dice ancora – non si è accorto della delibera da lui votata, nel settembre 2014, che ha consentito di approvare una Tari da sette milioni di euro contro i dieci milioni del costo complessivo del servizio indicato nel piano finanziario? Sarà forse perché nell’aprile del 2014 il suo ego sfrenato ha trovato soddisfazione nella nomina di un bel posto di sottogoverno? Sarebbe il caso di prendere coraggio, quello che ad oggi gli è mancato, ed assumersi la responsabilità dello squilibrio finanziario creato nel settore rifiuti. La politica dovrebbe essere fatta con onestà intellettuale, senso di responsabilità e coraggio, tutto quello che manca al consigliere Siragusa”.

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