Centrodestra al bivio, contatti costanti Dc-moderati: risiko caotico e alleanze mutevoli

 
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Il segretario provinciale Iv Giuseppe Ventura e il socialista Piero Lo Nigro

Gela. Il centrodestra che non riesce a stringere intorno ad un nome condiviso per la candidatura a sindaco apre spazi ulteriori e per i prossimi giorni nulla sembra da considerarsi come già acquisito. I meloniani non arretrano sull’unica proposta avanzata ufficialmente, quella del capogruppo consiliare Vincenzo Casciana. Forza Italia è incline a dire di sì ma gli altri pezzi della potenziale alleanza, ormai è evidente, non sono per nulla convinti. La riproposizione del ticket FdI-FI, già concretizzato a Caltanissetta, non trova le radici giuste in città. I big della coalizione vorrebbero mettere i simboli dei partiti di riferimento intorno al nome di un candidato che sia diretta espressione dei loro percorsi interni. Davanti a questo scenario, una coalizione ampia tutta di centrodestra sembra sfumare progressivamente. Se non ci sarà l’accordo, vari fronti potrebbero riprendere piede. Gli autonomisti dell’Mpa, che al vertice di ieri sono comunque rimasti al tavolo, scenari alternativi li prefigurano da tempo e non hanno mai nascosto di pensare ad un loro candidato anche se va valutata con attenzione l’attuale convivenza con il sindaco Lucio Greco. L’avvocato sembra intenzionato a riproporre la candidatura per un secondo mandato. Gli autonomisti, su spinta del leader Raffaele Lombardo, fino ad ora non hanno mai lasciato il primo cittadino ma sarebbero più propensi per un suo passo indietro, eventualmente attraverso un patto che possa comunque assicurargli un ruolo importante nella possibile alleanza per le amministrative. Le anime che spingono per un candidato dell’Mpa sembra siano maggioritarie tra le fila autonomiste. Contatti ce ne sono su più fronti. Se il centrodestra non si compatta, “Gela al centro”, esperienza che verrà presentata dai moderati ad inizio aprile, potrebbe diventare un contenitore da non sottovalutare. I cuffariani della Dc, che il patto FdI-FI non intendono per nulla accettarlo, avrebbero già da tempo interlocuzioni ben avviate con i centristi. Italia Viva, “Rinnova”, socialisti, liberali e “Noi Moderati”, non hanno individuato condizioni per stare nel progetto dell’agorà ora a guida Terenziano Di Stefano (che ieri ha inaugurato il comitato elettorale come candidato a sindaco). L’approccio con il centrodestra, fino ad ora, non è decollato, anche perché diversi esponenti moderati avrebbero voluto supportare una coalizione ampia e non depotenziata. Così, già i cuffariani potrebbero arrivare a rafforzare “Gela al centro”. Qualche ruggine del passato verrebbe superata. Il segretario provinciale di Italia Viva Giuseppe Ventura, tra i fautori del progetto moderato e secondo molti vero tessitore della strategia, e il commissario Dc Giuseppe Licata, assai scettico sul modus operandi dei big del centrodestra, avevano sostanzialmente interrotto i rapporti politici durante l’esperienza Messinese (con Licata in giunta e Ventura all’opposizione e convinto assertore della sfiducia). Ora pare possano mettere le fondamenta di un percorso comune, insieme ad altre forze centriste. Chi è vicino a quell’area politica, nata dal tavolo moderato, sottolinea che i contatti con la Dc sono ben avviati. Il no dei cuffariani alla linea del centrodestra potrebbe essere l’elemento catalizzatore di un progressivo avvicinamento a “Gela al centro”. Ci sono poi altri pezzi importanti che non hanno ancora collocazione, tra tutti i sostenitori dell’ex parlamentare Ars Pino Federico, ieri molto critico rispetto al percorso di un centrodestra che non li ha per nulla coinvolti nonostante cinque anni fa la loro civica “Avanti Gela” sia stata trainante. Parallelamente, anche chi è ancora parte integrante della giunta Greco, in primis gli assessori Romina Morselli e Salvatore Incardona, mantiene vivi i contatti con l’assessore regionale forzista Marco Falcone. Incardona è pure alla testa dell’Udc, che si è già espresso per un sostegno ad un eventuale Greco bis. Il presidente del civico consesso Salvatore Sammito, cinque anni fa il più suffragato nella coalizione che vinse le amministrative, a sua volta ieri ha incontrato Falcone e si sente vicino a Forza Italia. Ha avuto di recente riunioni palermitane con i vertici del partito.

Il risiko attuale non è per nulla facile da decifrare. Il centrodestra tenterà il colpo di coda finale, magari con uno schieramento più classico e meno largo. L’avvocato Greco, a breve, potrebbe sciogliere definitivamente la riserva. Gruppi territorialmente forti come l’Mpa e quello di Federico non escludono un dialogo. Ad oggi, l’unica vera ufficialità si riscontra nella corsa a sindaco del civico Terenziano Di Stefano e della sua coalizione e in quella dell’outsider Filippo Franzone. L’ex parlamentare Ars Miguel Donegani sembra convinto di poter andare avanti, proponendo la candidatura a primo cittadino. I dem rimangono in sospeso e a breve dovranno trovare collocazione.

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