“Coalizione compatta per risanare i conti”, Cirignotta: “Nel 2019 si pensò solo a vincere”

 
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Gela. Gli squilibri finanziari del municipio, certificati dai revisori dei conti, sono anche frutto di scelte politiche prive di collegialità e senza una vera prospettiva. Per questa ragione, l’ex consigliere comunale Vincenzo Cirignotta indica come prima necessità un riequilibrio dei conti che passi da una prossima coalizione di governo della città, unita e coesa. “La relazione del collegio dei revisori dei conti al rendiconto 2021, apre scenari preoccupanti sulla situazione finanziaria dell’ente. Le criticità rilevate che interessano trasversalmente tutte le ripartizioni comunali, il disavanzo monstre di 118 milioni di euro, il blocco della spesa, i rilievi avanzati su una gestione finanziaria non rispettosa dei dettami di legge, sono tutti fattori che impongono delle riflessioni sull’immediato futuro della nostra città. Se si riuscirà ad evitare il dissesto finanziario – dice – la futura amministrazione comunale dovrà in ogni caso fare i conti con un piano di riequilibrio finanziario pluriennale che ineluttabilmente peserà sull’agibilta’ dell’ente. Aumento del carico fiscale e riduzione dei servizi saranno inevitabili. Il risanamento finanziario sarà un percorso lungo, difficile, tortuoso e pieno di insidie. Ecco che allora la politica avrà un ruolo fondamentale nella conduzione equilibrata e condivisa della cosa pubblica. Le difficoltà dell’attuale esperienza di governo, sono il frutto di scelte politiche errate. Nel 2019 qualcuno ha pensato solo ed esclusivamente a vincere, mettendo tutti dentro per costruire una finta e variegata coalizione che con il passare dei mesi si è sciolta come neve al sole, determinando l’ingovernabilità”. Serviranno coalizioni compatte e persone che abbiano capacità amministrative. “Bisogna capire che il problema non è vincere la competizione elettorale ma amministrare. Vincere e governare bene, questo deve essere l’obiettivo. Per garantire stabilità, le forze politiche in vista del prossimo appuntamento elettorale del 2024, dovranno lavorare alla formazione di coalizioni coese, alleanze tra forze di governo quanto più omogenee, che guardino solo ed esclusivamente alla risoluzione dei problemi della comunità, avendo cura di isolare soggetti e movimenti politici divisivi. Solo una coalizione unita, pragmatica e legittimata dal consenso popolare può assicurare il buon governo della città. Per affrontare la difficilissima sfida del risanamento finanziario, della realizzazione di infrastrutture vitali, per fermare l’emorragia di posti di lavoro, l’emigrazione di tantissimi giovani che lasciano la città natale per altre mete, per migliorare la vivibilità, per invertire la rotta di una città che arretra sempre di più, sarà necessaria una compagine politica – aggiunge – cha operi in fortissima sinergia con il governo regionale e nazionale. La giunta municipale che uscirà dalle prossime elezioni amministrative dovrà coniugare competenza, esperienza e freschezza, essere fortemente collegata ad una maggioranza consiliare stabile e coesa, evitando di commettere gli errori del passato, con l’impegno pubblico del sindaco di governare la città per dieci anni”.

Per Cirignotta, puntare all’autosufficienza politica e amministrativa non porta a niente. “L’approssimazione, la presunzione, l’arroganza, la sindrome dell’autosufficienza portano all’isolamento politico e al fallimento del progetto amministrativo. Il governo locale di una realtà complessa e difficile necessita di una maggioranza solida e affiatata nell’assise civica.
Amministrare in armonia con il consiglio comunale per dare slancio all’azione di governo.
Costruire una squadra che con umiltà e abnegazione aggredisca le emergenze della nostra comunità, riaffermi il primato della politica sulla burocrazia – conclude-  sappia parlare il linguaggio della verità, anche quando si tratta di verità scomode che possano cozzare con gli umori dei cittadini. Un invito a tutte le forze politiche che si cimenteranno nella prossima campagna elettorale, agire seguendo una citazione di Seneca, attualissima e oggetto della prova di maturità classica, “chi è saggio non segue il volgo”.

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