Colpi di pistola a Igland Bodinaku, Graziano Romano in Cassazione: fissato il giudizio

 
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Gela. Dopo la doppia condanna, sia in primo che in secondo grado, a luglio saranno i giudici romani della Corte di Cassazione a pronunciarsi sulla vicenda del giovane Graziano Romano.


Il giudizio in Cassazione. In primo grado ed in appello, è stato giudicato responsabile del tentato omicidio del coetaneo Igland Bodinaku, raggiunto da diversi colpi di pistola, mentre si trovava agli arresti domiciliari in un appartamento di via Minardi, a Sant’Ippolito. Dopo essere stato ferito dai colpi di pistola, riuscì comunque a raggiungere l’ospedale Vittorio Emanuele dove venne sottoposto ad un intervento chirurgico che limitò le conseguenze. Sei anni e otto mesi di reclusione, questo il verdetto già emesso dal gup del tribunale di Gela e dai giudici della Corte di appello di Caltanissetta ai danni di Romano. Adesso, i magistrati romani hanno fissato la data per il giudizio. Se confermata, la condanna nei suoi confronti diventerà definitiva. In base alla ricostruzione condotta dagli inquirenti, Romano avrebbe agito per rispondere all’intimidazione subita, solo qualche mese prima, proprio dallo stesso Bodinaku, accusato di aver sparato in direzione dell’abitazione della famiglia dell’imputato. Il giovane albanese, per questi fatti, è stato appena condannato, in primo grado, a sette anni e un mese di reclusione. Il legale di difesa di Graziano Romano, l’avvocato Carmelo Brentino, in entrambi i gradi di giudizio ha sempre escluso che l’imputato mirasse ad uccidere il rivale, i colpi di pistola sarebbero stati esplosi solo per intimidirlo. Saranno i giudici di Cassazione a valutare il caso.

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