“Comune in pre-dissesto da un anno”, sindacati organizzano la protesta: “Dopo cento giorni solo malessere”

 
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Lavoratrici delle refezione in protesta davanti al municipio

Gela. I servizi tagliati e gli impegni fino ad ora non rispettati. Parte dai sindacati la protesta indirizzata verso le stanze del commissario Rosario Arena. Martedì pomeriggio è prevista una manifestazione davanti a Palazzo di Città. I confederali di Cgil, Cisl e Uil però ritengono che la situazione dei conti in municipio sia sempre più grave. “Il commissario ha dichiarato che il Comune non è in default, per noi è in pre-dissesto da più di un anno – dicono i segretari Giudice, Gallo e Castania – ma se è vero quello che afferma Arena, allora c’è un motivo in più, anche di natura contabile, per evitare di tagliare i servizi e addirittura pensare di aumentarli. Invitiamo tutti i cittadini, dai disoccupati ai pensionati, alla partecipazione per orientare con altre scelte la volontà amministrativa del commissario”. Il taglio del servizio di mensa scolastica è solo uno dei punti contestati.

“Siamo consapevoli – spiegano i confederali – della situazione finanziaria nella quale opera il commissario Arena e siamo anche consapevoli che non può fare miracoli, ciò non toglie la non condivisione del taglio dei servizi e il mancato ripristino. Eliminare il servizio refezione scolastica significa far arretrare la qualità della vita di 1500 bambini, significa tagliare il lavoro a 67 donne e uomini  operatori del servizio, significa eliminare 55 posti di lavoro agli insegnanti per l’anno scolastico 2019/2020 mentre ci sono le iscrizioni in corso e si fermano le classi. Non aver assunto nessuna decisione per il servizio sosta a pagamento danneggia i lavoratori ma anche le casse del Comune che dal servizio aveva un beneficio economico, non affrontare il ripristino del servizio trasporto disabili, avere l’immondizia per strade, non avere certezze sull’incontro che il governatore Musumeci ha promesso alla città durante la sua visita in merito ai fondi dell’accordo di programma dopo che ha preso pubblicamente atto che le posizioni di Cgil, Cisl e Uil in merito ai 25 milioni erano condivisibili. Tutto questo e tanto altro a cento giorni e più dall’arrivo del Commissario ci porta a manifestare il malessere che attraversa la città nel suo complesso”. La protesta potrebbe montare mentre Arena ha deciso di confermare le misure nel tentativo di chiudere il bilancio di previsione 2018, rispondendo ai dettami della Corte dei Conti.

1 commento

  1. Grazie consiglieri comunali gelesi che vi siete autosfiduciati.Già da tanti anni avevo capito di che pasta eravate fatti,ma mai avrei pensato che sareste stati capaci di fare vivere ai cittadini gelesi un tale drammatico incubo come questo!Bene cittadini gelesi,adesso conoscete la verità è sapete chi sono gli artefici di quest’incubo!Mi raccomando,alle prossime elezioni rivotiamoli questi incapaci che hanno rinunciato a fare politica per i loro sporchi interessi!

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