Dalla Figc ai lavori per il Mattei, il Gela si sente solo. “Al Presti non si riesce a cambiare neanche un faro”

 
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Il presidente Angelo Mendola e il vice Fabio Fargetta

Gela. “Il nostro è un progetto importante ed a lungo termine ma se attorno a noi c’è disinteresse faremo un passo indietro”.

Non usa mezzi termini il presidente del Gela Calcio Angelo Mendola, deluso ed amareggiato per quanto accaduto in questi giorni. La squadra va bene. E’ imbattuta in campionato ed ai sedicesimi di serie D. Sono altre le cose che non vanno.

A partire dagli abbonamenti e dalle sponsorizzazioni, per finire ai rapporti inesistenti con l’amministrazione comunale. Insieme al vice presidente Fabio Fargetta è stato fatto un primo bilancio di questi mesi di reggenza del delfino biancazzurro.  Il mancato invito per la inaugurazione del Centro Federale Territoriale non è andato (giustamente) giù. 

Poi c’è la questione stadio “Vincenzo Presti”. “Abbiamo inviato richieste all’amministrazione comunale anche attraverso messaggi di posta certificata – dice il massimo dirigente biancazzurro – chiedendo interventi urgenti da effettuare. Dai bagni, passando alla normale manutenzione del terreno di gioco, ad alcuni interventi negli spogliatoi e per finire alle torri faro. Nessuna risposta. Non si è fatto vivo nessuno”.

Il Gela vorrebbe disputare in notturna la gara di recupero con la Vibonese ma non sarà possibile.

“L’inaugurazione, poi, del Centro Tecnico Federale Figc, cosa che mi appassiona e che mi riempie di orgoglio in primis da cittadino gelese, mi ha lasciato un po’ di amarezza in quanto nemmeno un invito è stato fatto alla società che rappresenta Gela e che mi onoro di presiedere. Francamente, io e il mio gruppo ci sentiamo abbandonati. Al Mattei con l’intervento di importanti sponsor nazionali sono stati fatti degli interventi decisivi. Sono previsti 450 mila euro di lavori. Al Presti nulla. Se poi, teniamo conto dei pochi abbonati (80), pochi sponsor salvo l’aiuto di nostri amici che nemmeno a Gela fanno impresa e nemmeno l’interesse da parte del Comune a risolvere problemi di semplice manutenzione che consentirebbero di accogliere i tifosi nel migliore dei modi, ci sentiamo davvero soli. Detto questo noi attendiamo quindici giorni. Se non dovessimo ricevere risposta da parte dell’amministrazione comunale prenderemo altre importanti decisioni”.

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