Tifosi in ansia per le sorti del Gela, lo scenario a 24 ore dalla scadenza

 
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Il presidente del Gela Calcio Angelo Mendola ed il vice Fabio Fargetta

Gela. Più ore passano più diventa concreto che il Gela non possa iscriversi al campionato di serie D. A 24 ore dal termine ultimo per formalizzare l’iscrizione in Lega Nazionale Dilettanti le speranze diventano sempre più ridotte. Anche ieri la giornata è stata convulsa ma non proficua. La società, tramite suoi rappresentanti, ha ribadito che non si fida dall’amministrazione comunale e non intende andare avanti, pur sapendo che non ci sono allo stato altri modi per evitare la scomparsa del club.

Il vice sindaco Terenziano Di Stefano, che in questi giorni svolge anche il ruolo di primo cittadino, ha provato a ricontattare la famiglia Mendola ma senza ottenere riscontri positivi.

I rumors parlano anche di un contatto con l’avvocato Fabio Fargetta ma la situazione non è mutata. Stasera nuovo contatto. Le novità delle ultime ore sono due. Il Comune, nelle more che vengano svolti e completati gli interventi allo stadio Presti (stimati entro fine agosto), si è cautelato chiedendo ed ottenendo la disponibilità del campo di Licata. Il sindaco Galanti ha concesso l’uso del Dino Liotta nel caso fosse necessario.

Stadio Presti

Proprio oggi il settore Lavori pubblici ha firmato il contratto con la ditta che monterà la gradinata modulare pre-collaudata di 300 posti. In poche settimana sarà già pronta.

Un ingegnere dipendente della Regione ha invece risposto all’avviso pubblico per il collaudo statico della tribuna una volta smontata la tettoia. Il professionista sarà a Gela mercoledì prossimo. Accordo anche con la Limonta per ripristinare il manto erboso ad agosto. Aumentato il fondo per sistemare gli impianti elettrici degli spogliatoi, la scialbatura degli stessi ed altre manutenzioni.

Il problema però sembra andare oltre il ripristino dello stadio Presti.

Per compiere il miracolo in 24 ore occorrono due cose: saldare le quattro vertenze con ex calciatori e versare le circa 51 mila euro per l’iscrizione (compresa la fidejussone) e la buona volontà delle parti. Il count down è quasi finito. La speranza è quella che sul gong venga scongiurata questa ennesima umiliazione sportiva. Perchè a perderci non saranno solo i tifosi ma tutti gli attori coinvolti.

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