Di Cristina è segretario del Pd, no ai ricorsi: la mail “infuocata” di Licata contro i garanti

 
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Gela. La commissione di garanzia del Pd provinciale respinge il ricorso presentato da una parte dell’area renziana

contro il congresso che ha sancito l’elezione a segretario cittadino di Peppe Di Cristina.

“Una pseudo deliberazione…”. Un no che, almeno a detta degli stessi renziani “ribelli”, non avrà alcuna ripercussione sul congresso bis fissato per domani. La conferma arriva anche dal segretario del circolo Gela Città Giuseppe Licata, tra i fautori del ricorso. L’esponente democratico ha risposto, anche per mail, ai componenti della commissione di garanzia che, intanto, dichiaravano “inammissibile” l’opposizione avanzata proprio dai renziani. “Considerata la vostra ripetuta omissione – scrive Licata nella sua mail di risposta – e quindi violazione dello statuto e del regolamento delle commissioni di garanzia, atteso che non avete svolto alcuna fase istruttoria, non avete provveduto ad esaminare e deliberare entro i trenta giorni previsti dallo statuto nazionale, si ritiene nulla la vostra comunicazione, avendo già provveduto ad inviare gli atti alla commissione regionale, nonché a sollevare la questione a livello nazionale ed avremo modo di commentare la stessa  in tale sede”. Una posizione che il portavoce dell’area renziana mantiene anche davanti al no al ricorso presentato per contestare l’elezione di Peppe Di Cristina. “Appare pretestuosa,  nonché illegittima e priva di ogni fondamento statutario e regolamentare – scrive – la vostra pseudo deliberazione, atteso che anche in questo caso non avete svolto alcuna fase istruttoria, nonché alcuna audizione, alcun esame e verifica  dei vigenti regolamenti elettorali e delle evidenti e persistenti violazioni democratiche poste in essere”. La guerra nel Pd appare tutt’altro che vicina alla tregua.

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