“Di Paola farà sintesi”, Giudice: “Non si impongono candidature, contraddizioni tra i moderati”

 
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Il segretario di "Una Buona Idea" Giovanni Giudice

Gela. Lunedì, l’agorà politica tornerà a manifestarsi, a conclusione di una fase di indicazioni generali e di mosse sui nomi dei potenziali candidati a sindaco. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola continua ad avere contatti diretti con tutte le anime della possibile alleanza. Ad inizio settimana, i moderati hanno indicato l’opzione del socialista Piero Lo Nigro. Il suo nome si aggiunge a quelli del civico Terenziano Di Stefano (espressione di “Una Buona Idea” e “Civico lab”) e di Miguel Donegani (con “PeR”-Sinistra italiana-“2029”). Sono questi, allo stato, i potenziali competitor interni. Di Paola e i grillini sono chiamati alla “sintesi”. “Noi abbiamo piena fiducia nell’onorevole Di Paola e nelle sue capacità di valutazione – dice il segretario di “Una Buona Idea” Giovanni Giudice – riteniamo ci siano le condizioni per una sintesi che possa condurre l’agorà ad un’alleanza solida, con un programma comune e soprattutto una spiccata capacità di governo della città. La situazione è molto difficile sul territorio. Non serve solo vincere ma anche dare una governabilità ad un ente comunale in dissesto”. Ieri, il progetto civico ha ancora una volta tirato le somme nel corso di un incontro interno, indetto soprattutto per affrontare il nodo dell’organigramma comunale, in fortissima sofferenza causa carenza di personale. Il dissesto non permette un ciclo di assunzioni e con diversi rappresentanti sindacali si è sviluppato un ragionamento complessivo per individuare soluzioni praticabili in tempi stretti. “Siamo concentrati su quelli che consideriamo temi prioritari – aggiunge Giudice – per quanto riguarda le questioni più strettamente politiche, pensiamo che non ci siano candidature predeterminate. È questo lo spirito dell’agorà, fin dall’inizio. La scelta che sarà fatta la rispetteremo. Abbiamo indicato il nostro riferimento, Terenziano Di Stefano. È una delle possibili designazioni. Sicuramente, non imponiamo niente a nessuno”.

L’esponente civico, tra i dirigenti impegnati a strutturare le liste del gruppo (in fase di completamento), non trascura quanto sta emergendo nell’area moderata. I pezzi di quel tavolo, che partecipano all’agorà, hanno ufficializzato la proposta di Lo Nigro. Grazio Trufolo, riferimento provinciale dei Liberali, ha però riferito che quella del socialista non è una delle opzioni fornite all’agorà ma una candidatura già decisa: o così oppure non ci sarà alcuna intesa. Questo sembra emergere anche se tra i moderati pare che non tutti concordino con l’uscita dei liberali (vicini in questa fase alle liste dell’ex parlamentare Ars Pino Federico). “Se si decide di stare in un percorso plurale come quello dell’agorà – conclude Giudice – non si possono avere retropensieri né si possono imporre candidature. Forse, Lo Nigro e Trufolo dovrebbero confrontarsi per capire se le loro posizioni combacino. Mi pare che Lo Nigro abbia detto cose diverse da quelle dei liberali. Bisogna superare la confusione e capire che in questa fase la centralità non può andare ai nomi”. I civici si rivedono nell’asse con dem e grillini. Supportano un’agorà ampia ma al contempo chiedono a tutti, compresi i moderati, di astenersi dalle forzature politiche.

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