Election day, mosse e contromosse in città: liste work in progress, che fa Federico?

 
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Federico e Cascino

Gela. I prossimi saranno giorni forse decisivi per definire gli ultimi assetti in vista dell’election day di fine settembre. Una tornata unica, per le politiche e per le regionali, non era messa in conto ma anche i partiti e i movimenti locali si sono dovuti adattare. Pochi, allo stato, hanno già definito le liste e i contatti sono piuttosto frequenti, soprattutto per la corsa alle regionali. In città, c’è chi ambisce a prendersi il seggio e ha lanciato da diverse settimane la campagna elettorale. Centrodestra e centrosinistra stanno risentendo delle tante traversie, romane e palermitane. Nell’ottica delle regionali, si fa fatica ad individuare un quadro chiaro, anche per i papabili alla presidenza della Regione. Il fronte progressista, sempre che esista ancora, ha virato sull’europarlamentare dem Caterina Chinnici, al termine delle primarie. Una nomination che però dovrà trovare conferme certe, anche perché il fronte comune con i grillini traballa, a causa degli sconvolgimenti che hanno azzoppato il governo Draghi. In città, per l’Ars hanno già la certezza di presentarsi ai nastri di partenza il segretario provinciale dem Peppe Di Cristina, il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, il parlamentare regionale uscente del Movimento cinquestelle Nuccio Di Paola e il medico Rosario Caci (per il gruppo autonomista che trova sponde civiche). In dirittura d’arrivo dovrebbe essere anche la candidatura di un altro medico, Roberto Alabiso, indicato dal gruppo locale della Lega. Il punto interrogativo riguarda ancora una delle liste che potrebbe partire con i favori dei sondaggi, quella di Fratelli d’Italia. Gli esponenti del partito della Meloni, in provincia, puntano parecchio sul sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania, considerato un pezzo forte in termini di consenso elettorale.

In città, le diatribe palermitane, che sembrano definitivamente escludere una ricandidatura del presidente uscente Nello Musumeci (ora il nome della concordia sembra quello dell’ex presidente del Senato Renato Schifani), potrebbero portare a rivedere gli accordi con il gruppo di DiventeràBellissima. Fino a qualche settimana fa, seppur senza alcuna ufficialità, sembrava che l’ex parlamentare regionale Pino Federico dovesse far parte della lista di FdI, in quota Db. Ora, però, senza più una garanzia da Musumeci, il percorso potrebbe variare? Ci sono diversi dirigenti locali di FdI che sembrano interessati a misurarsi nella competizione regionale. Potrebbe spuntarla il coordinatore cittadino Salvatore Scuvera, ma anche in questo caso non ci sono vere certezze. I programmi di Fratelli d’Italia, almeno in città, sono certamente cambiati, anche a seguito dell’inchiesta sull’Ipab “Aldisio” che ha toccato due esponenti importanti del partito locale. Federico, invece, se dovesse tramontare l’opzione della lista di FdI potrebbe eventualmente collocarsi altrove? Pare che i dirigenti della Nuova Dc non abbiano ancora chiuso la loro lista per l’Ars proprio in attesa di valutare una soluzione che possa condurre magari a Federico. Sarebbe comunque un candidato importante per i cuffariani, che hanno già scelto Gero Valenza e Angela Cocita. L’ultimo pezzo dovrebbe arrivare dalla città. Senza intese con Federico (che ha avuto colloqui con Cuffaro), allora il candidato del gruppo locale sarà quasi certamente l’attuale consigliere comunale Vincenzo Cascino, che ha già dato disponibilità per il partito. Si attendono inoltre altre mosse dal neonato terzo polo (che in città conta principalmente sui renziani di Italia Viva) e da altri gruppi di area centrista (l’Udc per il territorio ha già individuato il coordinatore provinciale Silvio Scichilone). Nei prossimi giorni, come sembra scontato, i nomi si faranno pure per eventuali candidature alle nazionali (e potrebbero rientrare in gioco anche esponenti che non dovessero trovare spazio per le regionali). Ci sono già il senatore Pietro Lorefice e la deputata Ars Ketty Damante che hanno dato la disponibilità per le parlamentarie grilline, entrambi per il Senato.

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