Estirpato il verde all’interno dell’ospedale, Giudice: manca un regolamento

 
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Gela. Rischia di sfociare in polemica tra ambientalisti e management dell’Asp l’estirpazione degli alberi all’interno del perimetro dell’ospedale. Il direttore amministrativo del presidio “Vittorio Emanuele”, Antonio Iozzia, si difende ammettendo di avere chiesto anticipatamente un parere di un esperto.

“L’agronomo Santi Arturo Calì ha stilato una relazione – spiega Iozzia – precisando che non c’erano problemi a eliminare molti alberi. Lo stesso, che ha ammesso di essere un tesserato di Legambiente, ha assicurato la messa in sicurezza di arbusti che erano trasversali e pericolosi.

Riteniamo di essere stati previdenti e di avere chiamato la persona giusta”. In verità, sul provvedimento si è attivato anche il presidente provinciale degli agronomi, Piero Lo Nigro, che ha incontrato il direttore di presidio, Luciano Fiorella.

Usa parole dure invece, Emilio Giudice, direttore della riserva naturale del Biviere e esponente della Lipu, “in città manca un regolamento sul verde pubblico. Non si può decidere arbitrariamente di abbattere un albero.

Bisogna regolamentare sia il verde pubblico che quello privato. Tutto si riduce a fare legna, per alimentare i troppi forni che non dichiarano la provenienza della legna utilizzata”.

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