Ex discariche industriali, Greco sollecita gli uffici comunali: “Attivare le procedure”

 
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Sopralluogo in una delle ex discariche industriali

Gela. Sono interventi molto complessi, attesi da anni. Sulla messa in sicurezza di due ex discariche industriali, Cipolla e Marabusca, l’ente comunale è “soggetto attuatore” e in sostanza ha la responsabilità di tutte le fasi, così come previsto dai decreti della Regione. Il sindaco Lucio Greco ha inoltrato una nota agli uffici, che a Palazzo di Città seguono le due procedure. L’avvocato sollecita la piena attivazione di tutte le fasi, previste per rispettare i cronoprogrammi. Sicuramente, si tratta di iter molto complessi e che soprattutto in questi giorni vanno ad incrociarsi con la tensione che si registra nelle stanze del municipio. Il possibile addio agli incarichi dirigenziali dell’ingegnere Grazia Cosentino e dell’architetto Antonino Collura, rischia di generare ripercussioni anche sui percorsi avviati per la messa in sicurezza di Cipolla e Marabusca, finanziata con fondi, che in totale ammontano a circa trenta milioni di euro. Sono due siti altamente pericolosi, dove nel tempo sono stati smaltiti idrocarburi e sostanze del ciclo industriale. Dalla Regione, lo scorso anno, erano stati individuati tempi precisi, almeno per il completamento della progettazione. L’ipotesi che si è sempre fatta strada, in municipio, è di un affidamento esterno, proprio per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza. La nota del sindaco Lucio Greco, della quale è stato informato anche l’assessore al ramo, Cristian Malluzzo, dovrebbe servire ad avere riscontri pratici sullo stato di attuazione delle due procedure.

“Sicuramente, essere soggetti attuatori – dice Malluzzo – pone in capo al Comune tutti gli adempimenti, tecnici e burocratici. E’ un settore molto delicato e il Comune non dispone di personale specializzato in questo tipo di progettazione. Non è semplice. La nota del sindaco serve a sollecitare il settore, per mettere in atto tutte le procedure previste”. Nessuno vuole ritrovarsi a fare fronte al pericolo di perdere i fondi, autorizzati con stanziamenti disposti a livello ministeriale.

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