Federico: “Centro destra unito? Sì ma senza fughe in avanti, la leadership va riconosciuta”

 
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“I cespugli del centro destra? Ben venga il tentativo di unire tutte le forze ma a condizione che nessuno faccia passi in avanti per la serie “O me o il diluvio”. Pino Federico, deputato regionale di Forza Italia, dice di sì all’unione del centro destra ma senza fughe in avanti. Un’Altra Gela, Noi con Salvini, Fratelli d’Italia, lista Musumeci provano a coalizzarsi. “L’importante che ci sia al centro un progetto per la città – dice –  e non il tentativo di posizionamento da parte di qualcuno. Dobbiamo creare una reale alternativa all’attuale governance. Non ho preclusioni verso nessuno. Per 20 anni la città è stata in mano alla sinistra, oggi ai grillini. Tra quattro anni (se non prima) chiederemo conto all’attuale giunta ex pentastellata il conto della sua attività. Oggi, dopo quasi un anno, il bilancio mi sembra assolutamente negativo. Sono disposto anche alle Primarie. Bisogna metterci la faccia senza litigiosità. Cerco di costruire un centro destra che sia vincente”.

Federico dovrebbe riprovarci all’Ars ma non esclude anche l’ipotesi di una discesa in campo per la poltrona di primo cittadino, seppur oggi appaia troppo prematura. “Se mi vorrò candidare lo sarò nel proporzionale. Una leadership bisogna riconoscerla perchè fino ad oggi rappresento questo territorio e rivesto un ruolo istituzionale. Così come io rispetto il sindaco e il presidente della Regione devono rispettare il mio ruolo, altrimenti ognuno si faccia il suo percorso. Le regole vanno seguite a prescindere da simpatia o antipatia”.  

Federico si è mai pentito di aver candidato Pellitteri?

“Assolutamente no. E’ stata una scelta fatta dal partito e non ci sono pentimenti. La scelta era condivisa. Dite che era perdente. Lo è diventato  perchè abbiamo chiuso troppo tardi la candidatura. Ed è successo perchè qualcuno che diceva essere di Forza Italia è andato in altra lista”. 

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