“Finora solo trasferte”, i chimici alzano i toni a Palermo: il prefetto chiama l’Eni?

 
0

Gela. Chiarezza e tempi precisi senza trasformare il protocollo firmato lo scorso novembre al ministero dello sviluppo economico in uno strumento di gestione solo politica.

Tempi certi per le autorizzazioni. I segretari regionali e quelli provinciali di Filctem, Femca e Uiltec hanno fatto il punto della situazione sullo stato d’avanzamento dell’intesa. Un accordo che, stando ai sindacati, non si può limitare solo alle continue trasferte del personale di raffineria. Così, chiarezza viene chiesta ad Eni, regione siciliana e ministero. I punti cardine sono quelli dettati da tempo: avvio delle bonifiche, dati precisi sulle autorizzazioni relative anche ai progetti del gruppo Mossi&Ghisolfi, certezza sugli investimenti previsti nel protocollo concluso negli scorsi mesi con i vertici di Assomineraria e area di crisi complessa.

I segretari provinciali Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania, già nelle scorse settimane, avevano deciso di coinvolgere i vertici regionali del sindacato. Il tavolo che ha coinvolto i segretari regionali Giuseppe Daquila, Francesco Parisi e Antonio Ferro segna un punto di passaggionell’intera vertenza. Davanti all’attuale stasi della fabbrica Eni, l’indotto continua a soffrire e gli operatori del diretto lasciano la città. A questo punto, non è da escludere la richiesta d’incontri ufficiali direttamente con le istituzioni locali coinvolte. 

Il prefetto convocherà Eni? Intanto, proprio sul fronte indotto, il prefetto Maria Teresa Cucinotta ha detto sì all’accordo raggiunto per assicurare l’anticipazione degli ammortizzatori sociali da parte degli istituti di credito. La copertura dovrebbe arrivare sia per gli operai Smim che per quelli di Elettroclima: in attesa che si sblocchi il caso Eurocoop. I lavoratori dovrebbero ottenere sia le mensilità arretrate che quelle successive. Le garanzie arrivano dai decreti di cassa integrazione straordinaria appena pubblicati. Lo stesso prefetto, davanti ai segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm, ha confermato la necessità di avere un quadro ancor più preciso sullo stato dell’indotto Eni. A questo punto, nei prossimi giorni, potrebbe arrivare la convocazione per i vertici dello stabilimento di contrada Piana del Signore. I segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese spingono per evitare il de profundis dell’indotto e delle aziende impegnate.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here