Giordano ucciso 23 anni fa, iniziative a Villa D’Almè ma la sua città dimentica l’eroe antiracket

 
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Gela. Nella città simbolo della lotta al racket delle estorsioni ci si dimentica del suo “eroe”.

Il 10 Novembre del 1992, alle otto di sera, Gaetano Giordano veniva ucciso sotto casa con cinque colpi alla schiena mentre con il figlio, ferito nella sparatoria, stava rientrando a casa. Al comune di Villa D’Almè, nel bergamasco, dove Giordano è sepolto, il commerciante gelese viene sempre ricordato con una giornata evento. Ci ha pensato l’associazione Libera Isola bergamasca e Valle Imagna, insieme ad altri cinque piccoli comuni a dare vita ad una giornata del ricordo di Gaetano Giordano e Rita Atria.

Una città senza memoria. Ed a Gela, dove Giordano è stato ucciso ed una associazione antiracket porta il suo nome, niente di niente. Neanche una messa in suffragio. La signora Franca Evangelista, vedova Giordano, che con la sua scelta di restare ha dato un esempio forte a tutti i gelesi, evita le polemiche. Da noi contattata ci annuncia solo un rinvio di iniziative, che secondo noi non tocca a lei avviare ma ad altri. Gaetano Giordano merita di essere ricordato nelle scuole, in eventi pubblici, attraverso iniziative culturali periodiche e non sporadiche. Le nuove generazioni, visto che sono trascorsi 23 anni, non sanno chi era Giordano.

Era il 1992.. Dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia si scoprì che l’uccisione di Gaetano Giordano venne decisa a sorte tramite estrazione del biglietto con il suo nome (altri 3-4 commercianti che come lui avevano denunciato erano segnati negli altri bigliettini quindi papabili vittime). La sua uccisione doveva essere un monito per negozianti e imprenditori che si rifiutavano di pagare il pizzo, ma da quell’omicidio la città prese coscienza.

Ucciso per 500 mila lire. Grazie ai pentiti si scoprì che ad uccidere il commerciante fu un ragazzino di 17 anni. Con lui c’ era un pregiudicato, Orazio Campanotto, di Comiso, che a 24 anni e’ gia’ una sorta di maestro da affiancare ai piu’ giovani. I due vennero arrestati con l’ accusa di omicidio. L’ordine partì da Orazio Paolello. 

Una piazza basta? Piazza Gaetano GIordano è in via Morselli, nel rione Caposoprano. Una piazzetta come tante, con una insegna in metallo sbiadita. Niente targa, nessuna frase che ricordi la lotta al racket. E senza memoria non si può guardare al futuro con entusiasmo. 

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