Hanno affossato il Pum? Pd e M5S contro le polemiche, “nessuna strategia”: Di Modica, “danneggiano la città”

 
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Gela. Il mancato voto sul Piano urbano della mobilità che attendeva di essere finanziato sta generando non poche conseguenze, almeno sul fronte politico. Il Pd esclude una “strategia”. Tra i banchi d’aula, mancavano tanti consiglieri comunali. Alla fine, questa mattina, il presidente Alessandra Ascia ha dovuto sciogliere la seduta per mancanza del numero legale e sarà necessaria una nuova convocazione. Tra le principali assenze, quelle dei consiglieri comunali del Movimento cinque stelle e del Partito Democratico. Dietro ai banchi vuoti, però, non ci sarebbe nessuna volontà politica, tesa ad affossare il Pum. “La nostra assenza in aula – spiega il capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta – non è stata voluta né c’era l’intenzione di bloccare i lavori. Si è trattato solo di indisponibilità, legata ad impegni lavorativi. Se avessimo voluto contestare il Piano urbano della mobilità e le scelte della giunta, lo avremmo fatto pubblicamente. Il finanziamento è stato perso? Bisognerebbe rivolgersi ai tecnici del Comune”. Il presidente Alessandra Ascia, a sua volta esponente del Partito Democratico, non trascura le responsabilità della giunta. “Io ero in aula e, comunque – dice – non si possono dare responsabilità, in merito al mancato voto sul Pum, solo al consiglio comunale. Purtroppo, dobbiamo confrontarci, quando ce ne danno la possibilità, con un’amministrazione comunale che tende sempre allo scaricabarile, addossando tutte le colpe al consiglio. In ogni caso, le assenze nel Pd non erano affatto concordate. Si è trattato di una semplice coincidenza”.

Assenti anche gli esponenti del Movimento cinque stelle. I grillini, a loro volta, cercano di gettare acqua sul fuoco delle polemiche. “Non era nostra intenzione disertare i lavori d’aula – dicono Simone Morgana e Angelo Amato – le assenze si legano a motivi personali e ad impegni già assunti. Peraltro, da tempo, sosteniamo che comunque il Pum è stato sottoposto ad una procedura errata. Mancando il parere della Regione sulla Vas, è sempre vivo il rischio di non ricevere il finanziamento”.

“Il Pd e i cinque stelle danneggiano la città”. Lancia sospetti, perlomeno politici, l’indipendente Angela Di Modica. “E’ assurdo rischiare di perdere un finanziamento da oltre duecentomila euro – dice – solo perché qualcuno ha deciso di non votare. Temo che il Pd e il Movimento cinque stelle stiano portando avanti una linea politica che, per contrastare la giunta, rischia di danneggiare la città e le casse dell’ente. A questo punto, mi aspetto una presa di posizione anche dalla commissione comunale sviluppo economico che ha valutato il Pum prima dell’arrivo in aula. Non capisco perché fossero assenti sia il presidente Carmelo Orlando sia l’altra componente Anna Comandatore”.    

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