I beni del Comune dati ai privati, “cinque o sei mesi per un elenco completo”: la commissione spinge sui tempi

 
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Gela. “Per avere un elenco completo e attendibile ci vorranno almeno cinque o sei mesi”.

I beni del Comune dati in gestione. L’assessore all’urbanistica Francesco Salinitro lo conferma mentre, negli scorsi giorni, la richiesta di ottenere tutti i dati aggiornati sugli immobili comunali in gestione a privati e sulle proprietà terriere dell’ente è arrivata dai componenti della commissione comunale urbanistica. “Allo stato attuale – dice l’esponente della giunta Messinese – abbiamo a disposizione una lista solo parziale con circa ottanta beni immobili. I tecnici del Comune, però, stanno effettuando un lavoro di analisi molto più capillare che riguarda la verifica delle convenzioni sottoscritte con associazioni e privati e dei dati catastali di terreni che non sapevamo neanche di possedere”. Davanti ai tempi fissati dall’assessore, è il presidente della commissione urbanistica Cristian Malluzzo a chiedere un’accelerazione. “Come presidente della commissione, insieme ai colleghi Guido Siragusa, Antonino Biundo, Vincenzo Cascino e Salvatore Gallo – spiega – ho chiesto ai tecnici municipali di fornirmi una lista aggiornata di strutture comunali date in gestione a terzi e di terreni di proprietà dell’ente. Sappiamo che è un lavoro molto complesso ma credo che i tempi debbano essere celeri”.

Aree comunali o private? Intanto, proprio la commissione urbanistica sta valutando un altro possibile neo gestionale, quello relativo a molte strade e aree, diventate comunali con il passare del tempo, ma mai entrate nel patrimonio dell’ente. “Anche questo – dice Malluzzo – è un problema che va risolto. Ci sono tante aree che di fatto sono entrate nella disponibilità dell’ente ma che risultano ancora intestate ai privati”.

L’interrogazione di Panebianco. Il consigliere comunale di Gela Città Giovanni Panebianco ha scelto, invece, di chiamare la giunta a riferire direttamente in aula. Con una propria interrogazione, si rivolge all’amministrazione comunale chiedendo dati certi e soprattutto se i gestori degli immobili di propietà dell’ente versino regolarmente i canoni dovuti e, ancora, se adempino al pagamento delle utenze. A questo punto, proprio il consigliere chiede inoltre quali siano le intenzioni dell’amministrazione davanti ad eventuali gestori non in regola.

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