I grillini rompono il ghiaccio, “subito una data per discutere la sfiducia”: il sindaco tratta ma non c’è ancora l’intesa

 
0

Gela. Dopo il deposito della mozione di sfiducia “cumulativa”, in municipio

si va alle grandi manovre.

I grillini chiedono la seduta. A rompere il ghiaccio, ci pensano i grillini. Quelli del Movimento cinque stelle hanno già inviato una comunicazione al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia. “Abbiamo chiesto – spiega il capogruppo Simone Morgana – la convocazione di una conferenza dei capigruppo. E’ necessario fissare da subito la data per discutere in aula la sfiducia. Mettiamo fine a quest’agonia. Non credo sia necessario attendere fino al 27 ottobre”. Per i grillini, la telenovelas della sfiducia non ha nulla da spartire con la campagna elettorale in vista delle regionali di novembre. “Non capisco quale collegamento possa esserci – continua Morgana – per noi, la sfiducia poteva essere discussa già in estate. Adesso, con la mozione depositata, è necessario andare in aula, senza altri tentennamenti”.

Il sindaco a caccia di un accordo. Per ora, la trattativa tra il sindaco Domenico Messinese e il gruppo di centrodestra sembra aver subito una battuta d’arresto, quasi strategica. Il consigliere Vincenzo Cascino, fedelissimo di Nello Musumeci, ha firmato la mozione di sfiducia, ma sembra più un messaggio rivolto al primo cittadino. Messinese continua a guardarsi a destra e a sinistra, senza però chiudere intese. Certo, se i consiglieri di centrodestra, che anche negli scorsi giorni hanno avuto riunioni e contatti telefonici con il sindaco e i suoi emissari, riuscissero a chiudere il patto politico prima di arrivare in aula, allora la sfiducia avrebbe vita piuttosto breve. I punti di un’eventuale accordo sono già noti, Messinese deve azzerare la giunta e presentare un programma da condividere. Quindi, qualche faccia nuova a fare l’assessore, targata centrodestra, e un programma da portare avanti, anche per giustificare quello che, fino a qualche tempo fa, poteva essere considerato un patto politicamente “degenere”. Tra i banchi del centrosinistra, a cominciare da quelli del Pd, l’ipotesi di un ingesso in giunta o di un governo per la città sembra quasi fantapolitica, anche se ieri in municipio il presidente della Regione Rosario Crocetta ha esplicitamente bocciato l’opzione della sfiducia. Se l’intesa politica non si chiudesse, allora non è neanche da escludere la richiesta di un rinvio tecnico della seduta. Ovvero, si tornerebbe a parlare di sfiducia solo dopo l’esito delle regionali. Il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia sembra intenzionata a concedere un congruo termine al sindaco, che deve prepararsi per la discussione in aula. Anche per questa ragione, la mozione di sfiducia potrebbe essere trattata a ridosso della scadenza dei canonici trenta giorni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here