Il belvedere di piazza Mattei fuori dal piano delle alienazioni, Scicolone pronto a rivolgersi alla procura

 
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Gela. Se non dovesse essere revocata la delibera con la quale la giunta comunale ha escluso dal piano delle alienazioni l’area del belvedere di piazza Mattei, l’imprenditore Giancarlo Scicolone potrebbe rivolgersi ai magistrati della procura.

La commissione urbanistica ha convocato i tecnici e gli assessori. In più occasioni, l’ex gestore della stazione di servizio di piazza Mattei, demolita definitivamente negli scorsi mesi, ha ottenuto verdetti favorevoli dai giudici del Tribunale amministrativo di Palermo. Decisioni che hanno bocciato non solo la presa in possesso dell’area da parte dell’ente comunale ma anche il provvedimento che ne escludeva l’eventuale affidamento a privati. La giunta ha deciso di realizzare in quell’area un memoriale alle vittime di mafia. Una richiesta ufficiale di revoca della delibera che esclude l’area del belvedere dal piano delle alienazioni è stata recapitata al sindaco Domenico Messinese, al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia, al segretario dell’ente comunale Pietro Amorosia, ai consiglieri e alla commissione urbanistica. Non a caso, negli scorsi giorni, il presidente della stessa commissione comunale urbanistica Cristian Malluzzo ha scelto di convocare i tecnici del settore e gli assessori competenti, soprattutto per valutare l’avvenuta esclusione dell’area del belvedere dal piano delle alienazioni. Il rischio, infatti, sarebbe quello di approvare un piano contrario a quanto stabilito da diverse sentenze e ordinanze dei giudici del Tar Palermo. L’imprenditore Giancarlo Scicolone ha, in passato, presentato una proposta progettuale. Per anni, però, non ha mai avuto risposta. Adesso, ha concesso un termine di trenta giorni alla giunta per revocare la delibera contestata.  

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