Il blitz “Malleus”, la droga per il clan Rinzivillo: uno degli imputati solleva l’incompetenza territoriale dei giudici

 
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Gela. Si attenderà la decisione dei giudici della Corte di appello di Caltanissetta dopo l’annullamento deciso da quelli della Corte di Cassazione che hanno accolto il ricorso relativo all’incompatibilità del gup del tribunale di Caltanissetta.

Mafia e droga. Intanto, uno degli imputati nel processo antimafia “Mallues” ha già preannunciato che eccepirà l’incompetenza territoriale dei giudici del collegio del tribunale locale. Lo ha ribadito in aula il difensore di fiducia di Vincenzo Florio che, già negli scorsi mesi, aveva chiesto anche di patteggiare l’eventuale pena. Florio, in base alle accuse, sarebbe stato un importante tramite tra i presunti affiliati al ricostituito clan Rinzivillo e le piazze di spaccio catanesi. Intanto, il collegio penale presieduto dal giudice Miriam D’Amore, a latere Silvia Passanisi e Marica Marino, ha optato per il rinvio in attesa di comprendere quale incidenza sul procedimento potrà avere la decisione della Corte di appello. Imputati sono anche Massimo e Giacomo Gerbino, Salvatore Di Nicola, Valerio Longo, Giuseppe Lumia, Giuseppe Mangiameli, Roberto e Salvatore Cosentino, Gaetano Smecca, Giuseppe Schembri, Domenico Trespoli e Davide Pardo. I magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta li ritengono esponenti della famiglia Rinzivillo. Di reati legati allo spaccio di droga, invece, rispondono ancora Giacomo e Massimo Gerbino oltre a Baldassarre Nicosia.  

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