Il centro storico può essere rilanciato? Vertice in Comune: Torrenti, “attività commerciali in crisi”

 
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Gela. Il progetto di rilancio del centro storico va decisamente a scartamento ridotto. Le misure da adottare. Negli scorsi mesi, il piano venne illustrato alla cittadinanza dai componenti della commissione comunale sviluppo economico. I consiglieri Antonio Torrenti, Vincenzo Giudice, Anna Comandatore, Angela Di Modica e Carmelo Orlando, però, miravano a metterlo in atto già durante il periodo estivo. Così non è stato. Nelle scorse ore, proprio i consiglieri della commissione sviluppo economico e quelli della sesta commissione cultura, presieduta da Luigi Di Dio e composta da Salvatore Sammito, Sara Bonura, Angelo Amato e Crocifisso Napolitano, hanno incontrato l’amministrazione comunale e i rappresentanti di diverse associazioni di categoria, da Confcommercio a Gela C’Entro. La linea è chiara, o si rilancia il centro storico almeno in vista delle festività natalizie oppure sarà buio pesto per decine di esercenti. “Il sindaco Domenico Messinese e la sua amministrazione – spiega il presidente della commissione sviluppo economico Antonio Torrenti – si sono detti pronti ad intervenire. Fino ad ora, non sono state adottate le misure chieste nel piano di rilancio per questioni legate soprattutto alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2016. I commercianti, che peraltro hanno partecipato attivamente alla stesura del piano, temono di non poter neanche svuotare i magazzini, già colmi della merce da vendere in vista del periodo natalizio”. Non a caso, i consiglieri della commissione sviluppo economico, per il tramite di Angela Di Modica, hanno definito, tra gli altri, un emendamento al bilancio che prevede l’inserimento di una voce di spesa legata proprio ai fondi da destinare al rilancio del centro storico. “Sono emendamenti che andranno votati in aula – aggiunge Torrenti – adesso, aspettiamo che l’amministrazione intervenga con una delibera. Tutti devono fare il loro dovere, altrimenti per il centro storico la crisi sarà veramente difficile da attenuare”. Non è da escludere, peraltro, che si possano richiedere interventi anche di tipo urbanistico, a partire dall’ampliamento delle superfici commerciali. “Spesso, i grandi marchi non investono nella zona del centro storico – conclude – perché non hanno a disposizione gli spazi necessari”. Nel piano presentato dalla commissione sviluppo economico si prevedono facilitazioni fiscali per le attività già presenti e per le nuove iniziative commerciali. Al centro delle valutazioni, adesso, ci sono anche i nuovi orari della zona a traffico limitato. A fine settimana, si dovrebbero avere maggiori ragguagli, soprattutto intorno alle iniziative che verranno intraprese dalla giunta.  

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