Il dissesto del viadotto sulla Gela-Caltanissetta, respinte le eccezioni dei difensori: a processo tecnici e imprenditori

 
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Gela. Respinte tutte le eccezioni sollevate dai difensori. Uno dei feriti, dopo il dissesto di un tratto del viadotto “Geremia II” lungo la statale 626 Gela-Caltanissetta, è stato intanto sentito

in aula, davanti al giudice Tiziana Landoni.

Il processo a tecnici e imprenditori. I legali di difesa di Luca Rizzi, Francesco Lombardo e Luca Manfredini avevano, già nelle precedenti udienze, sollevato contestazioni sia rispetto alla presenza in giudizio, come parte civile, del gruppo Anas sia sull’utilizzabilità della perizia redatta, in fase di indagine, dai consulenti tecnici scelti dai pm della procura. Il giudice Landoni, però, ha respinto le eccezioni. Il testimone, sentito in precedenza, ha comunque confermato le proprie dichiarazioni, soprattutto rispetto alla dinamica di quanto accaduto a causa dell’improvviso dissesto di quel viadotto. Luca Rizzi è finito a processo perché ai vertici del gruppo aziendale che si occupò dei lavori, Luca Manfredini era invece il direttore di tutte le operazioni mentre Francesco Lombardo ricopriva il ruolo di tecnico Anas. Sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Dario Bolognesi e Giorgia Galioto. L’Anas, invece, è parte civile con il legale Fabrizio Ferrara. Si tornerà in aula a settembre.

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