Crocetta torna a Gela per votare Raciti: “Da Lupo solo attacchi personali”

 
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Gela. Ore 12,26 di domenica. Il governatore Rosario Crocetta fa il suo ingresso nella segreteria “Gela centro” del Partito democratico della sua città. Si fa spazio tra gli esponenti politici locali del Pd, tra il deputato all’Ars Giuseppe Arancio, l’ormai ex Lillo Speziale, e i tanti simpatizzanti che hanno presidiato la segreteria del partito sin dalle 8 del mattino.

Nemmeno il tempo di imbucare la scheda in un cartone improvvisato a urna elettorale che scioglie ogni dubbio sulla scelta del suo candidato tra i tre in lizza: Antonella Monastra (Cambiamo genere), Giuseppe Lupo (Insieme per cambiare la Sicilia) e Fausto Raciti (Sicilia più). “Ho scelto Raciti. E’ dinamico, ha molta buona volontà e non si porta i contrasti che si portano alcuni – commenta Crocetta – Lupo l’ho conosciuto in due diverse fasi. Quando faceva parte dell’Opus dei ed era in convento e quando ha deciso di fare politica. Sinceramente preferisco la prima versione. Spero che questo voto lo faccia tornare a quel misticismo che gli appartiene. Ne trarrà di certo grande beneficio spirituale insieme a tutto il popolo siciliano”. La presenza del presidente della regione ha attirato l’attenzione non solo dei vecchi esponenti del Pd, anche di nuovi volti che hanno cambiato casacca abbandonando il ruolo dell’opposizione in Aula consiliare il cui operato è stato criticato dal sindaco Angelo Fasulo, unico assente tra i nomi noti a Gela. “Da Lupo ho solo subito attacchi personali – prosegue il governatore Crocetta – io l’avevo proposto come ministro. In politica non esistono gli attacchi personali. Si critica un progetto ma quando sei al governo con un tuo militante non fai attacchi. Ha anche forzato la mano dicendo che io potessi essere segretario del partito democratico. Si è spinto anche sulla mia militanza di sinistra che di certo non può essere messa in discussione soprattutto da uno che di sinistra non lo è stato mai. E’ passata – dice – Spero che ci sia una nuova gestione per rilanciare un nuovo rapporto tra politica e governo che attraversa una fase difficile. Dobbiamo riqualificare le città, per contrastare anche i continui crolli del centro storico di Palermo. Dobbiamo pensare ai fondi europei e cominciare a lavorare sui risultati, come l’avvio delle zone franco urbane che interessa anche Gela. Nel calderone c’è anche la questione dell’utilizzo delle energie alternative con il patto dei sindaci. Le polemiche di Lupo superano anche la carica del centro destra”. Crocetta guarda con ottimismo anche a un probabile subentro a Enrico Letta di Mattei Renzi ipotizzando “un programma rivoluzionario capace di dialogare con quello della Sicilia con maggiore sinergia”. 

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