Il maxi furto di ferro a Mangiova, “era solo per guadagnare qualcosa”: i Piscopo ai domiciliari

 
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Gela. Arresti domiciliari per i fratelli Alessandro e Vincenzo Piscopo.
I due fratelli parlano davanti al giudice. La decisione è stata adottata, a conclusione dell’udienza di convalida, dal giudice Silvia Passanisi. I due, bloccati in contrada Mangiova dai carabinieri della radiomobile mentre caricavano circa ottocento chili di ferro prelevati da un tratto della linea ferrata, hanno risposto alle domande dello stesso magistrato e del pubblico ministero Sonia Tramontana. “Ho deciso io di andare in contrada Mangiova per prendere il ferro – ha detto Vincenzo Piscopo – volevo solo fare la giornata e guadagnare qualcosa. Ho contattato telefonicamente mio fratello perché ho avuto un guasto alla moto ape”. Entrambi hanno confermato di aver cercato di fuggire perché sorpresi dall’arrivo dei carabinieri. Alessandro Piscopo è sottoposto al regime di semilibertà che gli consente di lasciare il carcere per farvi ritorno ogni sera. Intanto, il loro legale di fiducia, l’avvocato Giacomo Ventura, ha chiesto un termine per analizzare l’intero caso in maniera più approfondita. Non è da escludere che, dopo la convalida degli arresti, si possa optare per un rito alternativo.

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