Il “nuovo” centro storico al via da settembre, si attende la delibera: “I soldi di Eni per interventi strategici”

 
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Gela. Il nuovo piano per il centro storico, fuoriuscito dal progetto presentato dalla commissione comunale sviluppo economico, dovrebbe entrare a regime da settembre.

“I soldi di Eni per interventi strategici”. Le zone di riferimento saranno quattro, piazza Umberto I, piazza Sant’Agostino, piazza Roma e la villa comunale Garibaldi. Eventi, installazioni, artigianato, attività commerciali aperte soprattutto nei fine settimana. L’intesa è arrivata al termine di un incontro tra i componenti della commissione sviluppo economico e l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano. “A questo punto – spiega il presidente della commissione Antonio Torrenti – la giunta si è impegnata ad emanare una propria delibera, di modo da ufficializzare il varo di questo progetto, destinato comunque a garantire una copertura almeno fino al prossimo gennaio”. Il progetto per il “nuovo” centro storico è stato presentato ad inizio estate dai componenti della commissione sviluppo economico, della quale fanno parte anche Vincenzo Giudice, Anna Comandatore, Carmelo Orlando e Angela Di Modica. Insieme a loro, i rappresentanti delle varie organizzazioni di settore. “Entro il prossimo 22 agosto – dice ancora Torrenti – sarà però necessario che la giunta concluda la fase di valutazione dei vari progetti. Dobbiamo già essere pronti. La giunta si è impegnata a verificare la possibilità di attivare esenzioni fiscali per chi deciderà di insediarsi in centro”. Proprio Torrenti, da settimane al centro della polemica legata alla presunta perdita degli undici milioni di euro delle compensazioni minerarie di Eni, rilancia la richiesta all’amministrazione comunale. “I soldi versati da Eni non solo per le attività di trivellazione ma anche per la gestione dei pozzi estrattivi vanno destinati a progetti strategici – conclude – da questo punto di vista, credo che siano prioritari una serie di interventi di riqualificazione in via Tevere. I progetti ci sono. Bisogna normarli e farli finanziare. I soldi non sono stati stornati dalla Regione”.

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