“Il progetto privato non blocca le procedure sul porto”, arriva la schiarita? Manca la firma sull’accordo

 
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Gela. “La procedura per gli interventi al porto rifugio sta proseguendo, indipendentemente dalla firma dell’accordo con Eni”. “I privati non incidono sulla procedura in corso”. Il sindaco Domenico Messinese getta acqua sul fuoco di una polemica, alimentata anche dalle recenti affermazioni del vice sindaco Simone Siciliano. L’esponente della giunta, infatti, ha ribadito l’esistenza di un interessamento da parte di un gruppo privato che, in project financing, intenderebbe investire sulla struttura portuale locale, soprattutto a fini turistici. Nelle scorse ore, a Palazzo di Città, si è tenuta una riunione urgente del gruppo di lavoro sul porto. C’erano anche i deputati regionali Giuseppe Arancio e Pino Federico, oltre al presidente del consiglio Alessandra Ascia e ai consiglieri Virginia Farruggia, Salvatore Scerra e Vincenzo Cirignotta. Il vertice si è tenuto su richiesta dei componenti del comitato pro porto. I deputati regionali hanno ribadito l’esigenza di chiudere l’intesa che consentirebbe l’uso di quasi sei milioni di euro per gli interventi infrastrutturali più immediati. Sarà Eni a versare i fondi. “La procedura prosegue – continua Messinese – adesso, si va verso la caratterizzazione che comunque si concluderà solo tra qualche mese”. La polemica sull’interesse dei privati viene smorzata dal vice sindaco Simone Siciliano. “Sono ricostruzioni assurde – spiega – un project financing privato non ha nulla a che spartire con gli interventi che sono previsti nell’accordo definito alla Regione. La proposta è arrivata in municipio e non vedo cosa ci possa essere di così anormale. E’ una procedura, ribadisco, che non intacca quella in corso”.

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