Il risanamento di Bulala passa da resort e campi da golf? “Dobbiamo superare la logica del no”

 
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Gela. L’idea è quella di valorizzare, dopo anni di abbandono, una vasta fascia costiera che ricade nel sito protetto “Biviere-Macconi”. “Si risana con i campi da golf?”. I privati che hanno presentato l’intero progetto lo hanno ribattezzato “Giardino delle delizie”. Passato in giunta lo scorso aprile, non ha comunque evitato polemiche. A contrapporsi, come spesso capitato per progetti di questo tipo, sono visioni diverse della tutela del territorio. “Se l’amministrazione comunale, per il tramite dei privati – spiega Emilio Giudice tra i responsabili della Riserva orientata Biviere – pensa di garantire la rinascita della costa, deturpata da serre e insediamenti sempre più invasivi, con eventuali resort o campi da golf, avrà certamente molte difficoltà a reperire finanziamenti europei. Parliamo di strutture che, potenzialmente, sprecano molte più risorse, ad iniziare dall’acqua, delle tante serre della zona. Non credo sia questo un modello di sviluppo sostenibile dopo decenni di catastrofe industriale. Ovviamente, se si pensasse ad un eco-villaggio, anche se le informazioni sono veramente molto nebulose, allora ci potrebbe essere il tentativo di dialogare. Deturpare ulteriormente un tratto di costa già devastato, non serve a nulla”. Il rappresentante locale della Lipu, così, non risparmia perplessità rispetto ad un’idea progettuale, approvata in linea di massima dalla giunta comunale, che è nuovamente balzata all’attenzione dei tecnici durante la visita in città degli studenti e dei ricercatori dell’università di Berlino.

“I sistemi sono cambiati”. “Questi continui no – dice invece il vice sindaco Simone Siciliano che lo scorso aprile fece approdare la proposta in giunta – si basano su una logica vecchia. Noi, invece, pensiamo che la riqualificazione della fascia costiera di Bulala e dei territori limitrofi sia possibile anche attraverso strutture ricettive o campi da golf. Tutto si baserà su modelli architettonici e di ingegneria sostenibile. Gli studi del settore hanno fatto passi da gigante e di certo la nostra amministrazione è pronta a sostenerli”. Il “Giardino delle delizie”, ancora prima di abbandonare lo stato di idea per approdare a quello di progetto, è già al centro di un intenso botta e risposta.

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