In aula ci sono i “responsabili” e passa il maxi debito Tekra: il Pd e Adesso Gela divorziano definitivamente

 
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Gela. Passa il maxi debito fuori bilancio che l’ente comunale doveva ancora coprire in favore di Tekra, l’azienda che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città.

Adesso Gela e il Polo Civico a favore del voto sul debito. Quasi due milioni di euro che attendevano da mesi il via libera dell’aula. Il sì è arrivato da Adesso Gela, dalla Lista Musumeci, dal Polo Civico ma anche dal Nuovo Centro Destra, da Un’Altra Gela, dall’Udc e dall’indipendente Carmelo Casano. E’ stata, comunque, ancora alta tensione. Il capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino ha subito chiesto chiarimenti all’assessore Fabrizio Morello, presente in consiglio. Allo stesso modo, Sandra Bennici del Polo Civico ha voluto spiegazioni, in merito soprattutto ai decreti ingiuntivi fatti recapitare dai legali del gruppo campano Tekra, ancora in attesa del pagamento di quattro canoni arretrati del servizio di raccolta rifiuti. L’indipendente Carmelo Casano ha ribadito la necessità di un parere da parte del collegio dei revisori dei conti. “Ad oggi – ha precisato l’assessore Fabrizio Morello – la proposta da votare è sempre quella della copertura dei quattro canoni contrattuali. Considerate, però, gli interessi moratori di circa centosettanta mila euro”. Costi che, stando al capogruppo di Adesso Gela Giuseppe Ventura, devono essere comunicati alla Corte dei Conti. “Tutto questo è dovuto al terrorismo politico messo in atto da alcuni consiglieri comunali che mirano sempre al rinvio delle sedute – ha attaccato – bisogna appoggiare, invece, la soluzione di una transazione con Tekra. Se non votiamo la proposta blocchiamo qualsiasi possibilità di soluzione, anche stragiudiziale”. Di scarsa collaborazione da parte della giunta ha parlato l’esponente del Megafono Maria Pingo. “È un dovere votare questo debito – ha spiegato – però dovete essere chiari e portare tutti i numeri in aula”. Il capogruppo del Polo Civico Guido Siragusa ha spinto soprattutto sul significato politico del debito Tekra. “Evidentemente – ha detto – c’è qualcuno che vuole dare significati ulteriori a questa vicenda. Non capisco, però, che responsabilità possa avere l’attuale giunta. Il consiglio comunale deve assumersi la responsabilità di approvare atti anche delicati, altrimenti che senso ha stare in quest’aula? Non ci si può ridurre a fare solo populismo”. No al debito fuori bilancio è stato ribadito dal consigliere forzista Salvatore Scerra. “Gli atti sono incompleti – ha ammesso – e Forza Italia si opporrà”. Il consigliere indipendente Carmelo Casano, pur tra i dubbi, ha annunciato il sì alla proposta nonostante l’assenza di risposte ai quesiti posti. Stessa linea arrivata dagli esponenti della Lista Musumeci. “È il momento di prendersi le proprie responsabilità – ha detto il capogruppo Vincenzo Cascino – quindi, bisogna votare”. Il Polo Civico ha annunciato il voto favorevole. “Non c’è il Pd e non ci sono i cinque stelle in aula – ha spiegato Sandra Bennici – ci sono solo i responsabili”. Adesso Gela ha confermato il sì alla proposta. Ha scelto di astenersi il presidente dell’assise civica Alessandra Ascia. Allo stesso modo, si è astenuta il consigliere del Megafono Maria Pingo.

“Ci dissociamo dagli ex Pd”. “Il Pd e’ in aula – ha replicato il capogruppo democratico Vincenzo Cirignotta – ma si oppone al debito, soprattutto considerate le tante anomalie emerse dalla relazione della commissione di indagine sul ciclo dei rifiuti. Prendiamo le distanze dal voto favorevole degli ex Pd”. Alla fine, la delibera è stata approvata ma il numero legale è venuto meno al momento della trattazione di un secondo debito all’ordine del giorno di appena settecento euro. Divergenze sono emerse tra il parere negativo arrivato dai dirigenti e le richieste di ulteriori chiarimenti arrivati dai banchi d’aula.

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