Incidente a Timpazzo, morto Iacona: in aula sentito uno degli operai presenti

 
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Rocco Iacona morì a Timpazzo

Gela. Ha ricordato quanto accadde all’interno della discarica Timpazzo, dove perse la vita l’operaio Rocco Iacona. Uno dei lavoratori che era insieme a lui, il giorno della morte, è stato sentito in aula, davanti al giudice Miriam D’Amore. A processo, c’è un altro operaio, accusato di omicidio colposo. Manovrava la pala meccanica, che poi travolse Iacona. Il testimone ha confermato che l’incidente mortale si verificò durante le operazioni per il traino di un mezzo da lavoro, rimasto impantanato. Venne usata una braga di fortuna, che Iacona aveva trovato nel furgone rimasto bloccato. Da quanto emerso, quella braga si rivelò forse piuttosto corta. In ogni caso, il lavoratore sentito in aula ha comunque spiegato che in pochi istanti, mentre la pala meccanica finì contro Iacona, mentre effettuava la manovra per tentare di trainare il furgone. In base alla testimonianza, partì subito una telefonata ad uno dei responsabili del cantiere e poi ai sanitari dell’ospedale, con i soccorsi che arrivarono proprio a Timpazzo. Le ferite riportate dall’operaio, schiacciato tra la pala meccanica e il furgone, erano però già troppo gravi. Sono state diverse le domande poste al testimone dal pm Mario Calabrese e dai legali di tutte le parti. Il furgone rimase bloccato nel terreno, mentre Iacona era alla guida. Lui e il collega, ieri ascoltato nel dibattimento, avevano appena concluso dei lavori in una delle vasche della discarica. Anche un carabiniere ha fornito i particolari del suo arrivo nel cantiere e di quanto accertò nell’immediatezza dei fatti. Anche sul camion usato per lo spostamento in discarica dei lavoratori sono stati effettuati approfondimenti, con diverse richieste da parte dei legali. L’operaio a processo è difeso dall’avvocato Giuseppe Cascino. Parti civili, invece, sono i familiari di Iacona, con i legali Carmelo Tuccio e Vittorio Giardino.

Le società che operavano in discarica sono in giudizio come responsabili civili, insieme ad operatori Ato e allo stesso ento, ovvero l’ambito che all’epoca dei fatti gestiva il sito di Timpazzo. Tra i legali dei responsabili civili, ci sono gli avvocati Giuseppe Scozzari, Francesco Salsetta e Antonio Gagliano.

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