Indotto Eni, ancora cassa integrazione: il ministero dice sì al decreto per gli operai Eurocoop

 
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Gela. Da sei mesi fermi al palo a causa dell’assenza di commesse tra gli impianti della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore.
Il sì al decreto. Adesso, è arrivato il sì ministeriale al decreto autorizzativo per la cassa integrazione straordinaria in favore dei circa cinquanta operai in forza al gruppo Eurocoop. La comunicazione è stata inoltra anche alle organizzazioni sindacali di Fiom, Fim e Uilm. Lo sblocco del decreto che segue quelli già rilasciati per le società Smim e Elettroclima dovrebbe permettere l’avvio dei primi pagamenti, compresi quelli dei mesi arretrati. Il provvedimento, infatti, ha validità da gennaio 2015 e per il successivo anno. Allo stato attuale, gli operai del gruppo continuano a trovare evidenti difficoltà. Il subappalto acquisito per i lavori di demolizione dell’impianto Acrilonitrile consentirà di utilizzare solo pochi lavoratori a fronte dell’intero organigramma.

I cantieri alla diga foranea. Intanto, l’azienda Sudelettra, appaltatrice dei cantieri di smantellamento di una sezione della diga foranea, dovrebbe assorbire alcune unità lavorative attraverso la lista di disponibilità che ricomprende operai dell’indotto usciti dal ciclo produttivo della fabbrica Eni. I cantieri, comunque, non sono ancora partiti.

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