Il sistema delle aziende “ripulite”, diciassette imputati dopo il blitz “Cash Flow”: ci sono imprenditori e professionisti

 
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Gela. Un complesso sistema per frodare il fisco e consentire ad imprenditori oramai decotti di ritornare “puliti”.

Accuse contro diciassette imputati. Sono diciassette gli imputati finiti davanti al collegio penale del tribunale presieduto dal giudice Paolo Fiore, affiancato dalle colleghe Ersilia Guzzetta e Silvia Passanisi. Furono coinvolti nella maxi inchiesta “Cash Flow”. A rispondere alle accuse sono imprenditori, faccendieri, professionisti e funzionari dell’agenzia delle entrate. Finirono nell’inchiesta che coinvolse cinquanta indagati, tutti accusati di far parte di almeno due gruppi impegnati in attività destinate anche ad ottenere prestiti finanziari nonostante i conti in rosso di molte aziende e d’imprenditori finiti nel presunto giro.

Altri imputati davanti ai giudici di Agrigento. Un troncone del procedimento penale, inoltre, è stato trasferito davanti ai giudici del tribunale di Agrigento, competente per territorio. C’è anche una delle presunte menti, l’imprenditore Fabio Fasulo. Intanto, il giudizio è stato aggiornato all’udienza del prossimo 22 ottobre. Nel pool di difesa, ci sono gli avvocati Carmelo Tuccio, Davide Limoncello, Ivan Bellanti, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Maurizio Scicolone, Giuseppe Smecca, Giovanna Zappulla, Boris Pastorello e Giuseppe Lipera.

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