L’attrice Giannone ha interpretato uno dei libri candidati al premio Strega 2016

 
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Gela. Sabato, il Mondadori Point, ha avuto l’onore di ospitare la presentazione del libro “Le streghe di Lenzavacche” di Simona Lo Iacono, edito da E/O, eletto fra i dodici semifinalisti candidati al Premio Strega 2016.  L’attrice Maria §Giannone ha letto alcuni brani, attirando l’attenzione del pubblico. Un romanzo dicotomico, dell’antitesi, che vuole rispecchiare la necessità dell’equilibrio cosmico, che porta a dover agire secondo la logica dei contrari dal momento che il mondo che va alla rovescia. Definito da svariate testate e penne un libro che va vissuto e non recensito, dai registri lessicali e retorici squisiti, presenta la storia circolare del provocatorio destino di Felice: frutto di un amore non legittimato, allevato dalle ultime due streghe discendenti da una congrega perseguitata nel 1600, un bambino sfortunato, affetto da limitazioni fisiche e cresciuto nel 1938, nell’acme dell’esaltazione spartana dell’epoca fascista, ma il cui nome evoca la sua rivolta, “era il primo passo per ribaltare il destino”. 

La maestria dell’autrice riflette questa filosofia della polarizzazione  alternando all’emarginazione più cruda l’amore materno più incontaminato, e sviluppando la storia attraverso due piani narrativi che si incontreranno alla fine: un esoterico flashback nel 1600 e la battaglia di Felice. La beffarda storia si svolge a Lenzavacche, nebulosa frazione vicino Noto caratterizzata da pochi abitanti e dall’ impervietà dei dirupi, grembo lugubre in cui avrà luogo una storia d’amore commovente, eversiva che ha come protagonisti Felice, la madre Rosalba, la nonna Tilde, il maestro Mancuso e il farmacista, uniti dalla pietas e vorace, quasi carnale passione per la cultura, espressione massima di evoluzione umana e quindi di stregoneria occulta, per la mediocrità paesana. Simona Lo Iacono, penna siracusana pluripremiata per i suoi precedenti romanzi “Tu non dici parole”, “Stasera Anna dorme presto” ed “Effatà”, oltre che magistrato presso il Tribunale di Catania, scrive sul blog Letteratitudine, cura la rubrica letteraria “Scrittori allo specchio” su La Sicilia e presta servizio di volontariato presso il carcere di Brucoli, dove tiene corsi di letteratura e teatro in nome dell’articolo 27 della Ccostituzione che mira alla rieducazione e dunque reinserimento sociale dei detenuti. 

Alla gremita cerimonia erano presenti la professoressa Lina Orlando, che ha organizzato e presentato l’evento, e Sandra Scicolone, Dirigente Scolastico dell’Istituto Romagnoli, oltre che autorevole curatrice della presentazione del libro.

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