L’azienda era in crisi e non poteva pagare i contributi Inps, assolta imprenditrice

 
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Gela. Non avrebbe versato i contributi previdenziali dei propri dipendenti, per almeno 100 mila euro, perché si trovava in difficoltà economica.

Adesso, è arrivata l’assoluzione per l’imprenditore gelese C.E. Era finito a processo davanti ai giudici del tribunale di Caltanissetta dopo che dagli accertamenti condotti emersero le irregolarità previdenziali. Nonostante la flessione economica della sua azienda, però, l’imputato chiese una rateizzazione dei pagamenti direttamente ai funzionari dell’Inps. Richiesta negata per un presunto debito contratto con l’istituto previdenziale. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Giacomo Ventura, è riuscito a dimostrare che il debito contestato dall’Inps, in realtà, non era mai stato contratto: al punto da ottenere una vittoria anche in sede civile. Stando alla difesa, solo la flessione economica del gruppo imprenditoriale avrebbe causato le difficoltà nella copertura dei contributi. Davanti alla linea di difesa, il giudice ha accolto le richieste e pronunciato una sentenza d’assoluzione per l’imprenditore finito al centro degli accertamenti.

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