L’inchiesta antimafia “Inferis”, dopo l’annullamento della Cassazione Fabio Russello va ai domiciliari

 
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Gela. Dopo l’annullamento, con rinvio alla Corte di appello di Caltanissetta, si attenuano le accuse mosse a Fabio Russello, coinvolto nel blitz antimafia “Inferis”.


Il verdetto di Cassazione. Russello, infatti, lascia il carcere e viene trasferito agli arresti domiciliari. Sia in primo che in secondo grado, è stato condannato a quattro anni e quattro mesi di reclusione, perché ritenuto vicino al gruppo criminale di Peppe Alferi. I suoi legali di fiducia, gli avvocati Maurizio Scicolone e Nicoletta Cauchi, però, hanno dimostrato l’assenza di elementi concreti per collegarlo al gruppo criminale, ottenendo l’assoluzione per l’estorsione che gli veniva contestata. I giudici romani di Cassazione, nelle scorse settimane, hanno annullato con rinvio il verdetto nei suoi confronti. Verrà nuovamente giudicato dalla Corte di appello di Caltanissetta, che intanto ha accolto l’istanza dei due legali, disponendo i domiciliari. Lo stesso Russello aveva già ricevuto due verdetti favorevoli dalla Cassazione, nell’ambito del procedimento antimafia “Tagli pregiati”.

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