La crisi dell’indotto, gli operai Eurocoop davanti agli uffici di Eni: tensione nella Nuova X Gamma

 
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Gela. Attendono ancora le retribuzioni per una trasferta lavorativa risalente, addirittura, allo scorso marzo. I lavoratori Eurocoop davanti agli uffici Eni. Molti lavoratori dell’azienda Eurocoop, questa mattina, si sono radunati davanti agli uffici amministrativi del gruppo Eni. Da anni, lavorano proprio tra gli impianti della fabbrica di contrada Piana del Signore. Nei conti aziendali mancherebbero all’appello più di centomila euro che dovrebbero servire proprio a coprire le retribuzioni per lavori svolti nel sito Eni di Livorno. “Stiamo aspettando da diversi mesi – spiegano davanti agli uffici amministrativi della raffineria – la nostra azienda non avrebbe ricevuto i pagamenti e, di conseguenza, mancherebbe la liquidità necessaria a coprire i nostri stipendi. La trasferta a Livorno che sarebbe dovuta servire a garantirci una boccata d’ossigeno occupazionale  ci ha ulteriormente danneggiati. Siamo in arretrato anche con la quattordicesima mensilità”.

Licenziamenti nella Nuova X Gamma. Intanto, nelle prossime ore, potrebbe nuovamente esplodere la tensione tra gli operai della Nuova X Gamma che, all’interno dello stabilimento di contrada Piana del Signore, si occupano di controlli non distruttivi. Tre lavoratori avrebbero già ricevuto altrettante lettere di licenziamento. I dipendenti della Nuova X Gamma, in estate, erano stati protagonisti di un lungo sciopero davanti ai tornelli della fabbrica. L’indotto, insomma, è tutt’altro che “pacificato”.

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