La droga acquistata a Catania e Palermo, il blitz “Porsche”: uno degli investigatori, “in auto un assegno da 5 mila euro”

 
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Immagini di repertorio

Gela. I presunti corrieri della droga acquistavano a Catania e Palermo per poi piazzarla, soprattutto l’hashish, in città. La conferma è arrivata dai carabinieri sentiti in aula davanti al giudice Miriam D’Amore. Le piazze per l’acquisto della droga. Gli imputati vennero coinvolti nell’inchiesta “Porsche” che consentì ai magistrati della procura e agli stessi militari di ricostruire le tratte della droga, destinata alle piazze di spaccio della città. A processo, ci sono Alessandro e Danilo Cassisi, Giuseppe Retucci, Benedetto Curvà, Giuseppe Grillo, Eleonora Schibuola, Andrea Scimè, Claudia Vacirca, Tommaso Santo, Angelo Verderame, Luigi Nicosia e Raissa Fraglica. “Nel corso di un controllo – ha spiegato uno dei carabinieri sentiti in aula – fermammo un’automobile e trovammo nella disponibilità di uno degli occupanti un assegno da circa cinquemila euro”. I difensori degli imputati hanno cercato di ricostruire le fasi dell’indagine, soffermandosi sui presunti ruoli degli imputati. Nuovi testimoni verranno sentiti nel corso delle prossime udienze. Nel pool difensivo ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Salvo Macrì, Ivan Bellanti, Lia Comandatore, Francesco Enia, Paola Carfì, Luigi Cinquerrui e Mariella Giordano.

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