La droga per finanziare il rinato clan Rinzivillo, diciassette finiti nel blitz “Malleus”: le difese ricusano il giudice

 
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Gela. Sono accusati di essere parte integrante del ricostituito clan Rinzivillo, finanziato anche per il tramite del traffico di droga.

Per gli inquirenti il clan è stato ricostruito. Così, i presunti esponenti della famiglia sono finiti davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanisetta. A giugno, vennero tutti coinvolti nel blitz “Malleus” messo a segno dai poliziotti della mobile di Caltanissetta e da quelli del commissariato di via Zucchetto, coordinati dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia nissena. Prima ancora che si entrasse nel vivo del giudizio, però, i difensori degli indagati hanno dichiarato di voler ricusare il gup Francesco Lauricella. In sostanza, il giudice avrebbe già riconosciuto l’esistenza dell’organizzazione mafiosa al centro delle accuse, pronunciando la condanna ai danni di Davide Pardo e Roberto Di Stefano, a loro volta arrestati nell’operazione “Fabula”. Secondo le difese, quindi, il gup Lauricella non assicurerebbe la necessaria imparzialità. Il magistrato, già nelle scorse settimane, aveva sollevato la questione davanti al presidente della sezione che, però, aveva respinto la sua richiesta d’astensione.

Verrà valutata la ricusazione del giudice. Adesso, saranno i giudici della Corte d’appello a valutare la ricusazione proposta dai difensori degli indagati. Nel blitz vennero coinvolti Davide Pardo, Alessandro Pardo, Vincenzo Florio, Massimo Gerbino, Baldasarre Nicosia, Giacomo Gerbino, Antonio Radicia, Ivan Angelo Casciana, Domenico Trespoli, Giuseppe Mangiameli, Giuseppe Placenti, Valerio Longo,  Roberto Cosentino, Giuseppe Schembri, Gaetano Smecca e Giuseppe Domicoli. Per quattro di loro, inoltre, si è aperto un procedimento parallelo, davanti al giudice dell’udienza preliminare David Salvucci, relativo alle accuse di detenzione d’armi. A questo punto, una decisione sull’eccezione sollevata dai difensori potrebbe essere comunicata già all’udienza fissata per il 13 gennaio. Nel pool di difesa ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Carmelo Tuccio, Davide Limoncello, Flavio Sinatra, Salvo Macrì, Cristina Alfieri e Giovanni Lomonaco. 

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